È giunta l’ora, 12 anni dopo l’ultima semifinale di Champions: archiviato il capitolo scudetto, la Juventus deve fronteggiare l’avversario più temibile, quel Real Madrid che sembra una pietra tombale sull’ingresso di un sogno. Inutile divagare sulla sproporzione, economica prima che tecnica, fra le due compagini, rispettivamente quattordicesima e prima nel ranking Uefa: i blancos arrivano a Torino da campioni d’Europa in carica, vantano alcuni dei giocatori più pagati al mondo e un tecnico, Carlo Ancelotti, tra i più vincenti nel panorama mondiale, specie quando la coppa da sollevare ha due grandi orecchie. Ancelotti e la Juve, appunto: uno dei tanti incroci di una sfida che mette di fronte due squadre così simili per storia, eppure diverse per ambizioni di inizio stagione, il sogno del’undecima da un lato, i quarti come unico vero obiettivo obbligatorio dall’altro. Ancelotti e la Juve, amore mai sbocciato, da una parte e dall’altra.
Di mezzo c’è un nuovo tecnico, che di nome fa Massimiliano e di cognome Allegri, quello che ad inizio anno veniva accolto con freddezza, per usare un eufemismo, dal tifo bianconero e oggi può prendersi un’altra rivincita. La prima, in campo nazionale, se l’è già presa; ora toccherà ottenerne una seconda oltre i patri confini, scenario che la Juventus è tornata a calcare ed in cui oggi insegue un sogno a tre stelle come quelle che porta sulla maglia, obiettivo insperato che non menzioneremo per rispettare la sacra scaramanzia dei tifosi. Non diremo neanche che il Real ha vinto una sola volta a Torino, un 1-0 che si perde nel tempo e porta con sé la firma di Alfredo Di Stefano, o forse lo abbiamo appena detto. Meglio così, perché fra passato, presente e futuro, questo è soltanto uno degli spunti per cui vale la pena darsi appuntamento a questa sera, ore 20:45, Juventus Stadium di Torino, arbitro l’inglese Martin Atkinson: è il turno di Juventus-Real Madrid.
COME ARRIVA LA JUVENTUS – Allegri ha il solito dubbio chiamato modulo, ma al momento il 4-3-1-2 sembra favorito sul 3-5-2. D’altra parte, anche contro il Monaco i bianconeri giocarono con la difesa a 4 all’andata, nella gara casalinga, per poi schierare la difesa a 3 nel ritorno a Montecarlo. La formazione di questa sera, peraltro, potrebbe essere la stessa che si impose allo Juventus Stadium contro i monegaschi. Nella difesa dei tre moschettieri che diventano due, Andrea Barzagli è il principale indiziato per lasciare il posto a Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, mentre a destra vi sarà come al solito Stephan Lichtsteiner e a sinistra torna dopo la squalifica in campionato Patrice Evra. In porta, ça va sans dire, Gianluigi Buffon. A centrocampo le incognite sono poche, se non assenti: tornerà Andrea Pirlo a dettare i tempi, mancherà Paul Pogba, che Allegri spera di recuperare per il ritorno. Il regista bresciano sarà pertanto spalleggiato dai fedelissimi Arturo Vidal e Claudio Marchisio, mentre se ci sarà il trequartista, come sembra, toccherà a Roberto Pereyra. In avanti, nessun dubbio sull’impiego di Carlos Tevez, mentre Fernando Llorente ha dimostrato un’ottima condizione, sia fisica che mentale, ma Alvaro Morata, ex della partita, sembra in netto vantaggio sul connazionale.
COME ARRIVA IL REAL MADRID – Ancelotti recupera Gareth Bale, che contro il Siviglia ha giocato poco meno di 30 minuti, ma non Luka Modric e Karim Benzema. Il tecnico delle merengues non si è voluto sbilanciare sulla propria formazione: in settimana ha dichiarato di non gradire la difesa a tre, ma contro il Siviglia ha riproposto a centrocampo Sergio Ramos, preferendolo alla soluzione più ragionevole, Asier Illarramendi, ma anche all’altro esperimento possibile, forse meno atipico, ovvero l’arretramento di Isco in mediana. Anche qui, non ci sono dubbi sul portiere, che sarà il totem Iker Casillas; i terzini saranno Dani Carvajal a destra e Marcelo a sinistra. Al centro della difesa, se Ramos giocherà effettivamente a centrocampo, vi sarebbero Raphael Varane e Pepe, altrimenti in ballottaggio. L’altra incognita nelle fila del Real si chiama Javier Hernandez: il Chicharito sembra poter sopperire all’assenza di Benzema, ma un suo impiego dal primo minuto, nel tridente con Cristiano Ronaldo e lo stesso Bale, lascerebbe la panchina quasi priva di alternative offensive a gara in corso, visto che Jesé avrà sì ottime doti, ma ha accumulato appena 453 minuti di gioco in stagione. Per queste ragioni, lo schema tattico più probabile, con tutti i condizionali del caso, sembrerebbe il 4-4-2 tanto criticato dal Santiago Bernabeu: in mediana Ramos farebbe coppia con Toni Kroos, sugli esterni andrebbero Isco e James Rodriguez, in attacco la coppia CR7-Bale, che non sarà la BBC, ma fa altrettanta paura. Volendo cercare il pelo nell’uovo, si tratta di un tandem offensivo quasi mai schierato da Ancelotti: la questione si rivolve, per i puristi della tattica, chiamandolo 4-2-3-1 anziché 4-4-2. Oppure, appunto, sacrificando qualcuno (Isco il più quotato) per inserire Hernandez al centro.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Vidal; Pereyra; Tevez, Morata. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Isco, Ramos, Kroos, Rodriguez; Bale, Ronaldo. Allenatore: Carlo Ancelotti.
[Ivan Cardia – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]