Il Bayern è campione d’Europa, proprio nella serata dell’incrocio tedesco, quando i giochi sembravano diretti ai tempi supplementari. La sorpresa Borussia si è rivelata un osso duro, come nessuno degli avversari pur illustri incontrati finora da Heynckes. Ma a chiudere il cerchio ci ha pensato Robben: un lieto fine classico che ha riscattato le delusioni dell’anno scorso, quelle di Monaco, dove fu fatale un suo errore dal dischetto.
La gara. Il primo tempo è all’insegna dell’equilibrio, ma non da subito. I primi venti minuti sono caratterizzati dalla convinta azione di pressing giallonero, che coglie alla sprovvista Muller e compagni. Minuti tredici, quattordici e diciannove: Neur è bravissimo ad opporsi su Reus, Lewandowsky e Blaszczykowski. Dal minuto venticinque i bavaresi prendono campo, e Mandzukic preoccupa la squadra di Klopp con un colpo di testa. A fine tempo Robben ha la prima occasione, ma colpisce in faccia Weindenfeller.
La ripresa comincia a ritmi diversi per il Bayern. I giochi cambiano non appena Robben avvicina la sua posizione a Ribery creando una pericolosa sovrapposizione sull’out sinistro. L’olandese, al minuto sessanta viene imbeccato dal francese, crossa al centro dove l’accorrente Mandzukic insacca, dopo aver fatto partire l’azione a centrocampo. Passa poco però, e Rizzoli, con sangue freddo, vede fallo di Dante su uno scatto di Reus. Calcia Gundogan: è parità.
Il Borussia lascia il campo applaudendo, tra le lacrime, la sua stupenda curva di tifosi, che in cinque anni hanno potuto godere delle emozioni che solo una scalata sportiva così vertiginosa può regalare, dal rischio fallimento al campionato tedesco, fino a sfiorare l’Europa, stasera.
Il Bayern si impone dopo le due finali perse con Inter e Chelsea negli ultimi tre anni. Oggi si è ripreso tutto con gli interessi, nel teatro migliore che potesse ospitare la loro gioia. E con l’arrivo di Guardiola l’impressione è che i bavaresi vorranno aprire un ciclo vincente da ricordare.
[Nazareno Ferraro – Fonte: www.goalnews24.it]