Insomma, dopo i tormenti del Campionato, la contestazione dei tifosi, i comportamenti discutibili di alcuni giocatori, la panchina traballante del tecnico e le lotte intestine in società, è tempo di tuffarsi nuovamente nel calcio giocato. Un ambiente affascinante quello di Glasgow dove chiunque vorrebbe almeno una volta nella vita giocare. Perchè là lo sport è vissuto con tanta passione, rispetto e meno pressione, tutte cose che sono poco prese in considerazione e a volte esasperate nel nostro Paese.
L’aria di Milanello in questo periodo è rarefatta dalle tante vicissitudini che si sono accavallate in così poco tempo: una serie di eventi traumatici che hanno ridotto il Milan in questo stato. E ora, è difficile risollevarsi perchè sono venuti meno alcune certezze imprescindibili all’interno dell’ambiente rossonero. Staccare un po’ dall’ambiente può solamente far bene, con la speranza che l’aria di Glasgow possa spazzare i turbamenti che giocatori, allenatore e società hanno accumulato in Italia in questi giorni.
Guardare avanti e sopratutto prendere spunto dalla cultura anglosassone che negli anni è maturata molto, non solo i tifosi, ma anche le stesse società. Insomma una boccata d’ossigeno puro per il Milan che guidato dal suo condottiero Ricardo Kakà proverà a sbancare il Celtic Park.
[Isaac Cozzi – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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