Champion’s League, Milan: le propabili avversarie dei quarti

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Si sono conclusi ieri sera gli Ottavi di finale di Champions League, decretando così le 8 squadre che Venerdì verranno inserite nell’urna per i sorteggi dei Quarti: delle squadre italiane purtroppo l’unica superstite è il Milan; Inter e Napoli infatti hanno dovuto cedere il passo rispettivamente a Marsiglia e Chelsea. Cerchiamo quindi di analizzare le possibili rivali del Milan, attribuendo a ciascuna un coefficiente di difficoltà [da 1= avversario ideale a 5= avversario da evitare assolutamente], fornendo una breve descrizione tattica dei club rimasti ancora in gioco; li presentiamo in ordine crescente di difficoltà:

AVVERSARIO IDEALE: Apoel Nicosia [Coefficiente 1]

Non vi è alcun dubbio che la formazione Cipriota sia il sogno di tutte le altre squadre rimaste in gioco: L’Apoel infatti è una formazione molto inesperta e con poche individualità che possono fare la differenza; attenzione però a non prendere l’avversario sottogamba. I ciprioti infatti non sono qui per caso; mettono in campo un ottimo gioco collettivo e sopratutto possono giocare liberi mentalmente, con la leggerezza di chi sa di aver compiuto di già un’impresa storica, e che tutto quello che verrà da qui in avanti sarà solo un’aggiunta. Bisogna scendere in campo con il livello di concentrazione adeguato quindi, per non rischiare di fare la fine del Lione.

Marsiglia [Coefficiente 2]

Per le caratteristiche della rosa rossonera, la squadra di Deschamps è di sicuro la seconda estrazione da augurarsi. I francesi infatti sono una squadra la cui arma principale è costituita dalla fisicità: non annoverano nelle loro fila grossi talenti in grado di fare la differenza e si affidano quindi sul collettivo e sulle doti fisiche dei propri giocatori. Se aggiungiamo la scarsa esperienza internazionale, si arriva a comprendere perchè Allegri potrebbe sorridere anche di fronte a questo abbinamento.

Benfica [Coefficiente 2,5]

Mezzo punto in più della squadra spagnola, il perchè è subito spiegato: la formazione portoghese è forse meno solida, ma ha alcuni talenti che potrebbero fare la differenza: Witsel su tutti, corteggiato dal Milan, ma attenzione anche a Maxi Pereira, ala seguita anche dall’Inter che può ricoprire anche il ruolo di terzino, solo per fare due nomi. A ciò va aggiunto che il Benfica mostra un gioco più veloce delle precedenti due squadre, e il Milan per caratteristiche è una squadra che va in affanno quando si gioca su alti ritmi. La scarsa esperienza internazionale e il divario tecnico comunque importante rendono in ogni caso questo sorteggio favorevole per i rossoneri.

Chelsea [Coefficiente 4]

Qui iniziano i veri problemi per i rossoneri. Partiamo subito con il dire che a nostro avviso chi reputa il Chelsea un sorteggio tutto sommato positivo ha torto. L’alto tasso di esperienza della rosa Inglese, nonchè i grandi campioni da cui è composta la squadra d’oltremanica ne fanno un avversario da temere sempre e comunque; chiedere al Napoli per togliersi ogni dubbio. L’avvicendamento in panchina sembra aver restituito motivazioni e solidità difensiva alla formazione di Abramovich: nelle 4 partite sotto la gestione Di Matteo infatti, la squadra ha incassato solo due gol. A nostro avviso per caratteristiche la squadra inglese è la più simile ai rossoneri tra le otto rimaste in gioco; se il Milan dovesse pescare il Chelsea la qualificazione sarebbe davvero 50 e 50.

Bayern Monaco [Coefficiente 4]

Collochiamo i bavaresi allo stesso livello del Chelsea, anche se le ragioni sono differenti: la rosa tedesca, volendo operare un confronto con gli Inglesi, ha forse meno esperienza e meno fuoriclasse nel complesso, ma il Bayern Monaco potrebbe essere aiutato dalle motivazioni provenienti dal giocare una finale in casa propria, e dal tipo di gioco che esprime: la formazione allenata da Heynckes infatti è abituata a giocare in modo molto veloce, e come abbiamo già ricordato in precedenza, il Milan è una squadra che per caratteristiche soffre i ritmi alti di gioco. A ciò si aggiungano due individualità importantissime, rappresentate da Robben e Ribery: le due ali sono quel genere di giocatore che possono cambiare le sorti di una partita da un momento all’altro; in caso di sorteggio con i Tedeschi diventeranno fondamentali le prestazioni dei terzini scelti per l’occasione da Allegri.

Real Madrid [Coefficiente 4,5]

Non vi è dubbio che le due spagnole siano il vero e proprio spauracchio dell’urna: tutte le squadre vorrebbero evitarle, ma qualcuna purtroppo le dovrà per forza di cose affrontare [la speranza di tutti è che vengano accoppiate, ovviamente]. Partendo quindi dalla formazione di Mourinho, il Real Madrid ha tutto: forza fisica, tecnica individuale, campioni ed esperienza internazionale. E’ in grado di sviluppare un calcio molto veloce e intenso, che metterebbe sicuramente in grande difficoltà una squadra dalle caratteristiche del Milan. Mezzo punto in meno del Barcellona solo perchè i catalani hanno forse un collettivo più rodato, giocando insieme da più tempo, ma sono veramente dettagli.

Aggiungiamo come considerazione personale che è il sorteggio che soggettivamente non vorremmo si verificasse, per evitare che la partita venga buttata sul piano polemico dall’allenatore della squadra Madridista, maestro nell’arte della provocazione: ma il giochino, dopo due anni in Italia, ha davvero stancato tutti.

SQUADRA DA EVITARE: Barcellona [Coefficiente 5]

Quasi inutile scrivere un commento: le qualità dei catalani le conoscono tutti gli amanti del bel calcio. Ci limitiamo a dire che i rossoneri hanno già affrontato la formazione di Pep Guardiola quest’anno, mettendo in campo due tra le migliori partite stagionali del Milan: ebbene, se si fossero giocate in una sfida ad eliminazione, i rossoneri sarebbero stati eliminati [2 a 2 in Spagna, 2 a 3 a San Siro], e il Barcellona in quel caso aveva assenze importanti sia in difesa [Puyol e Piquè] che in attacco [Sanchez].

Vero rebus il come affrontarli: da quanto si può osservare del gioco catalano, l’impressione è che il Barcellona sia una delle poche squadre al mondo contro la quale bisogna prestare maggiore attenzione a chi non ha la palla piuttosto che al portatore; il Barcellona è un vero esempio di amministrazione sapiente del possesso palla, che gestisce con calma attraverso i propri palleggiatori, attendendo il movimento di uno dei fuoriclasse avanzati. La speranza di qualsiasi squadra che vuole conquistare il torneo è di incontrarli, se proprio si deve, in finale; in una partita secca infatti tutto può accadere, mentre sembra più difficile aver ragione della banda-Guardiola in un doppio scontro: in quel caso ci si augura una serata-no dei Blaugrana.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]