Nella ripresa Lewandowski è subito pericoloso. Al minuto cinquantasette però lo Zenit trova il coraggio e la fortuna di accorciare le distanze, a sorpresa, al termine di una rocambolesca azione. Hulk innesca Fayzulin che dalla sinistra crossa di nuovo per il brasiliano che si vede respingere un pallonetto, prima che Rondon centri il palo e solo alla fine Shatov infili in porta.
L’illusione dura pochissimo. Quattro minuti e Klopp ottiene ancora il massimo dalla reazione dei suoi giocatori. Un triangolo in velocità tutto polacco con Piszczek porta Lewandowski ad insaccare il primo gol della sua personale doppietta. Passano otto minuti e lo stesso Piszczek atterra Fayzulin in area di rigore. Dal dischetto Hulk non sbaglia e riporta lo Zenit sotto. Quando la squadra di Spalletti sembra orientata a raggiungere con decisione il pareggio, il Borussia colpisce a tradimento con la quarta realizzazione, ancora di Lewandowski. Minuto settantuno: l’ex Bayern Monaco Tymoshchuk perde ingenuamente un pallone sulla trequarti attivando la letale ripartenza avversaria che porta il bomber a trafiggere nell’angolino il povero Lodyigin.
Con questo risultato sarà difficile dunque per Spalletti sperare in una rimonta. Tutto è possibile nel calcio. Stando così le cose però, le certezze rimangono intatte. Il Borussia conferma di essere presente in Europa, nonostante un girone conquistato con buona fortuna, e lo Zenit conferma per l’ennesima volta di essere una delusione in campo continentale.
[Nazareno Ferraro – Fonte: www.goalnews24.eu]
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