“Il Napoli si rafforzerà di anno in anno come ha fatto sinora e sfrutterà ogni finestra di mercato se dovesse individuare degli elementi ideali in grado di portare un valore aggiunto al progetto cominciato anni fa”. Così il Presidente De Laurentiis a gennaio, a ridosso dell’apertura della finestra invernale di mercato. Gennaio 2011; possiamo considerarlo un punto di svolta nella strategia di sviluppo del Napoli: il secondo posto in classifica e il sogno scudetto, parola impronunciabile e sogno proibito che ha calamitizzato l’attenzione dei media intorno alla squadra di Mazzarri.
TRA PRESENTE E FUTURO – Il progetto di De Laurentiis è articolato in due cicli di 5 anni. Il “primo tempo” del film azzurro si è concluso con l’accesso alla Champions, di fatto meglio di quanto messo in preventivo. Come sarà il Napoli del secondo ciclo? Un Napoli che punta ad essere protagonista. E non più solo giovani promesse da coltivare, come furono Hamsik e Lavezzi. Ora serve esperienza e sicurezza. Di qui le operazioni Criscito, Donadel, Santana, lo stesso Inler. Giocatori già esperti che possano dare concretezza e qualità al gruppo e che cercano una grande platea in cui dare il meglio di sè. I presupposti per fare bene ci sono tutti: vedere quanto si dà da fare il direttore sportivo Riccardo Bigon fa ben sperare; vedere il Presidente intenzionato a creare una “cantera”, un vivaio, di giovani napoletani ancora di più.
ROTTA TRACCIATA – Il Napoli si mette in linea con le direttive europee, in vista dell’era del fair play finanziario che andrà in vigore nel 2012/2013, che vede proprio nella valorizzazione dei giovani e negli stadi di proprietà, le nuove frontiere su cui investire per avere bilanci in ordine. Investire anche nella comunicazione fa parte del progetto. E il Napoli lo sta facendo: arruolare la giornalista Monica Scozzafava come responsabile della comunicazione è di certo una buona notizia. C’è da lavorare. La Campania è la più giovane regione d’Italia, creatività e passione non mancano. Investire sui giovani talenti, sia in campo sia fuori, e affiancarli a esperti navigatori potrebbe dare ottimi frutti in un’ Italia che spesso sa troppo di vecchio.
[Luisa Baiano – Fonte: www.tuttonapoli.net]