Sedici persone arrestate a compimento di un lungo lavoro d’investigazione sul calcio scommesse, oltre 50 indagati, mesi d’intercettazioni, 18 gare sotto inchiesta, almeno altre15 dubbie e meritevoli d’ulteriori accertamenti. Una bufera, uno tsunami vero è proprio che rischia di sconvolgere il panorama calcistico nazionale, e non solo, perché questa volta il mondo del calcio rischia seriamente di perdere quella credibilità che ha cercato faticosamente di costruirsi dopo calciopoli, vicenda tra l’altro non ancora giunta a conclusione.
L’incubo della responsabilità oggettiva (penalizzazione e rischio di perdere la promozione) o diretta (retrocessione), perché il club anche se estraneo ai fatti, risponde dell’operato dei propri tesserati, con la Figc e la Lega calcio pronte a costituirsi parte civile, come anche durissima è la posizione dell’Aic. Una vera è propria organizzazione criminale, con soggetti che gravitano intorno al mondo de calcio, che avrebbe falsato la regolarità del campionato di serie B e C, atta a manipolare per un proprio tornaconto alcuni incontri di calcio, con compiti specifici ben definiti ed un proprio tariffario, 400mila per la massima serie, 120mila per la serie B e 50mila per la Lega Pro, per la compera delle partite. Chiarissimo il gip Salvini, frequenza delle manipolazioni impressionanti, con un numero di partite gestite nella stessa giornata che poteva arrivare anche a 5 incontri. Anche la procura federale è pronta ad aprire un fascicolo ed una propria indagine interna, con l’obiettivo di arrivare ai primi di luglio con i primi provvedimenti, sempre che venga accertata la responsabilità di società o tesserati.
Una truffa non solo ai danni dei tifosi che affollano gli stadi o che comprano le partite tramite le televisioni, ma anche, e soprattutto ai danni dei scommettitori e delle stesse agenzie. Si potrebbe dire niente di nuovo sotto questo cielo, con il calcio scommesse che compare, scompare e riappare ciclicamente, 1980, 1986, 2000, 2004, più una serie di casi sporadici in questi ultimi anni, con l’intermezzo di calciopoli nel 2006. Un calcio malato, che provoca in chi il calcio lo ama, una sensazione simile al vomito, un vero e proprio disinnamoramento per tanti tifosi, che pensavano che il calcio fosse ancora quel gioco stupendo con allegati sogni e speranze, e non solo nelle giornate canoniche. Questo nonostante il numero elevato di partite, in questi ultimi anni dove la scommessa sportiva è diventata una pericolosa abitudine degli italiani, siano state poi sospese dalle stesse agenzie, ufficialmente per un “eccesso” di scommesse su quel segno o sul quel risultato, mentre in realtà a qualcuno il dubbio era venuto già prima.
Una bruttissima pagina per il calcio, e non solo per quello nostrano, giacché anche la Germania nel 2005 e nel 2009 è stata coinvolta nella stessa sozzura. Un affare quello del calcio scommesse che coinvolge tante nazioni in Europa, per un giro d’affari da diversi centinaia di milioni di euro, che rischia ormai di fare un unico prigioniero, per l’appunto il calcio stesso.
Che calcio è questo? Uno schifo vero è proprio per alcuni protagonisti della domenica questo nuovo calcio scommesse, un qualcosa di indefinibile che non può assolutamente appartenere al mondo del calcio, quello bello, pulito, quello che ti vede ragazzino correre dietro ad un pallone, sognando di essere Maratona, Zico o Pelè. Allora si faccia giustizia, non sommaria o all’italiana, ci si prenda il tempo necessario per chiarire fatti e posizioni, ne vale non solo la regolarità dei campionato, ma il futuro stesso di quello che era una volta, il gioco più bello del mondo.
[Flavio Bacile – Fonte: www.torinogranata.it]