Manca Bianchi, manca il Toro. Sarà pure un caso, ma senza il capitano, il Toro di Ventura non riesce ad inquadrare una sola volta lo specchio della porta difesa da Bindi. Zero tiri in novanta minuti e Coppola migliore in campo, statistica nuda e cruda che però alla fine disegna quello che è stato l’andamento della partita. Corrette, a parer mio, le dichiarazioni di fine match di Menichini, allenatore del Crotone, se c’era una squadra che meritava i tre punti, quella era sicuramente il Crotone. Meno, sempre per gusto personale, quelle di Ventura – abbiamo giocato con logica, ma siamo mancati nell’ultimo passaggio-che mi sono sembrate, dichiarazioni di rito.
Un brutto Toro, c’è poco da nascondere, anche a Gubbio, nonostante la sconfitta, il Toro era riuscito a fare meglio. Non ci si può nemmeno aggrappare alle assenze, anche perché fino all’altro giorno il Toro aveva un attacco atomico, una rosa cospicua, un gruppo di giovani dal futuro più che roseo. Che il Crotone in casa propria, e contro il Toro, ma anche la quasi totalità delle squadre che giocano in serie B, per non uscire sconfitte dal rettangolo verde mettano in campo corsa ed aggressività è cosa nota, quindi c’è da aspettarsi che siano i granata a “metterci” quel qualcosa in più, che permetta loro di uscire dal campo con i tre punti. Dei quattro che hanno giocato in attacco contro il Crotone, è difficile trovarne uno che abbia raggiunto una sufficienza sia pur risicata, con Ebagua sicuramente il peggiore in campo.
Il centrocampo ha sofferto la giornata grigia di Iori ed i tanti chiaroscuri di Basha, ma anche la buona vena dei centrocampisti del Crotone. La difesa, finora il miglior reparto di questo Toro, pur non avendo commesso errori grossolani, deve dire grazie a Coppola, autore di tre ottimi interventi. Insomma, se questo contro il Crotone è un buon pareggio, lo è unicamente perché il Crotone ha giocato molto meglio del Toro, e, nonostante questo non è riuscito a fare bottino pieno. Credo che a questo punto sia importante ritrovare esterni di ruolo, anche perché, e lo si è visto in queste ultime uscite, se il gioco non si sviluppa sugli esterni, il Toro fatica a creare occasioni gol.
Specialmente senza Bianchi, che è l’unico attaccante in rosa capace di trasformare palloni sporchi in vere occasioni da rete. Antenucci, che ha offerto anche buone prestazioni da esterno, alternate però ad altre che possiamo tranquillamente definire opache, anche in considerazione del periodo piuttosto negativo di Ebagua, resta la prima alternativa a Bianchi, pur avendo caratteristiche diverse. Sacrificarlo in un ruolo, che oggi come oggi non gli appartiene, potrebbe essere autolesionismo allo stato puro. Lo stesso Sgrigna, che ho più volte difeso nella gestione Lerda, non può “limitarsi” a mettere in mezzo due ottimi palloni e dare l’avvio ad un contropiede, sia pure il più pericoloso della partita, ma deve metterci del suo, deve aggiungere personalità, che non gli manca, ed assumersi responsabilità che gli competono per spessore tecnico.
Quanto a Stevanovic, mi sembra che il ragazzo abbia bisogno di rifiatare, è sicuramente tra quelli che spendono di più dal punto di vista fisico, e non sempre si può pretendere che abbia la forza e la lucidità di saltare i due uomini che quasi sempre si trova ad affrontare.
Il Toro resta meritatamente primo in classifica, mantiene però il vantaggio sulla seconda invariato solo perché il Sassuolo è inciampato in casa, dietro rimonta il Pescara di Zeman, mentre il Padova cade in casa contro il Grosseto di Giannini, un altro allenatore giovane ed emergente che riesce a mettere al centro il gioco. Alla fine questa strampalata serie B, mette in mostra tante squadre che giocano un bel calcio e fanno anche risultati. Se il Toro si rimette in moto, e non parlo unicamente di risultati, ho l’impressione che per i granata sarà meno dura di quanto previsto, pur considerando che un campionato non si vince mai facilmente, in caso contrario, si soffrirà fino all’ultima partita. Una cosa però appare ovvia, a gennaio, in sede di mercato, qualcosa di importante dovrà essere fatto, aldilà che si voglia sostenere, che ci sono equilibri che non vanno toccati.
[Flavio Bacile – Fonte: www.torinogranata.it]