Altra puntata, altro ospite di lusso a Sampdoria sempre con te, il programma radiofonico di Sampdorianews.net su Radio 103 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 19 alle 20. Questa volta è toccato all’ex attaccante di Sampdoria, Parma, Lazio, Fiorentina e Siena Enrico Chiesa dire la sua sull’inizio di stagione dei blucerchiati ai microfoni di Radio 103.
Come giudichi l’acquisto di Foggia?: “Si tratta di un giocatore importante, un valore aggiunto in una rosa già molto competitiva. La serie B è un campionato molto difficile e Foggia può fare la differenza. Giocatori così possono cambiare il senso di una partita da un momento all’altro. La Samp ha fatto un grande acquisto”.
Un giudizio sul reparto offensivo della Sampdoria: “E’ composto da giocatori importanti, alcuni dei quali hanno già calcato i campi di serie A per anni. Poi dipende dall’allenatore scegliere chi far giocare. Hanno tutti caratteristiche diverse e compongono un reparto offensivo importantissimo per la serie B”.
Maccarone non è ancora riuscito a inserirsi e ora stanno arrivando anche i primi fischi: “Io conosco bene Massimo, è un ragazzo sensibile che si impegna molto. E’ stato mio compagno di reparto a Siena e ha fatto benissimo. L’anno scorso è arrivato in una situazione molto complessa, chiamato a sostituire un certo Pazzini. La situazione poi è andata peggiorando sino ad arrivare alla retrocessione. Ora è normale che ne soffra, come tanti altri giocatori. Comunque Massimo è un signor attaccante, appena si sbloccherà in termini di gol la sua stagione cambierà. L’allenatore e la Samp possono contarci”.
Sei d’accordo con le cessioni di Guberti e Poli?: “E’ normale che la Samp qualche cessione doveva farla. Il ds Sensibile ha spiegato bene la situazione di Poli. E’ un giocatore importante, di grandi prospettive, e la Samp non voleva bloccarne il passaggio all’Inter o a qualche altra grande squadra. Nella Samp ci sono comunque centrocampisti importanti, in primis Palombo”.
Hai giocato in squadre come Parma, Lazio e Fiorentina, società che per molti anni sono riuscite a rimanere nell’olimpo del calcio italiano, al fianco delle cosiddette “big”. Cosa manca alla Samp per poter raggiungere livelli simili?: “La Sampdoria stava facendo un grande progetto e credo che l’intenzione sia quella di portarlo avanti e lo dimostra la scelta di Sensibile, un ds molto preparato che ha fatto benissimo a Novara. L’anno scorso è arrivata la retrocessione ed è stato il passaggio in Champions League a cambiare tutte le cose. L’eliminazione con il Werder Brema è costata cara e poi una serie di situazioni negative, come le cessioni, hanno peggiorato le cose. Quando si mette in moto un certo meccanismo è difficile fermarlo”.
La Samp da chi deve guardarsi nella corsa alla promozione in serie A?: “Da se stessa. La Samp di quest’anno è un po’ come il Siena dell’anno scorso. Una corazzata, come lo era anche l’Atalanta. Bisogna solo cercare di calarsi al più presto nella nuova mentalità, per affrontare al meglio un campionato lungo e difficile come la Serie B”.
Hai fatto cenno al Siena dello scorso anno. Come vedi Conte sulla panchina della Juventus?: “I risultati determinato la pagella di un allenatore. Un po’ come per i giocatori, che però si possono nascondere tra gli 11 in campo, mentre il mister è solo. Credo che Conte abbia grandi capacità. Per lui è un salto importante, ma se la società e i giocatori lo seguiranno potrà fare molto bene”.
[Mattia Mangraviti – Fonte: www.sampdorianews.net]
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