TORINO – Domani alle ore 18 la Juventus aprirà il campionato di Serie A giocando in casa del Chievo. Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, presenta così l’incontro: “E’ una Serie A interessante dove sono arrivati grandi giocatori. Uno di questi ce l’abbiamo noi, ed è Ronaldo. Tutti ci daranno battaglia ancora di più. L’imperativo è il rispetto degli avversari, profilo basso e vincere. La prima di campionato è sempre un’incognita. Sull’addio di Marchisio dichiara: “Devo ringraziare Claudio, un grande uomo e un grande professionista. Sono 25 anni che è alla Juventus. Abbiamo preso questa decisione insieme a lui. Farà esperienza da un’altra parte”.
E su Ronaldo aggiunge: “La prima partita è una novità. E’ molto incuriosito da come giochino le squadre. Quest’anno sarà più difficile, bisogna subito mettere da parte il periodo di eccitazione di questi grandi giocatori. Domani troveremo un Chievo che avrà voglia di fare l’impresa. Dobbiamo tenere un profilo basso e andare a prenderci i tre punti. Anche io sono curioso di vedere la squadra”. Può essere l’anno della Champions? Il tecnico livornese risponde in questo modo: “Tutti gli anni la Juve gioca per vincere tutti i trofei, ci siamo andati vicino due volte. L’obiettivo principale è passare il turno in Champions. Le motivazioni fanno la differenza. Senza le motivazioni giuste e la voglia di mettersi in discussione tutti i giorni non si arriva da nessuna parte. Anche quest’anno dev’esserci equilibrio, non basta la forza della rosa”.
Sulla partita di domani: “La squadra deve capire il momento. Non abbiamo la miglior condizione fisica perciò dobbiamo fare una partita ordinata e portare a casa i tre punti per partire bene”. Giocheranno sicuramente Ronaldo, Chiellini, Pjanic, Szczesny, Cancelo e Alex Sandro”. Infine una battuta sulla tragedia immane che ha colpito la città di Genova: “Credo sia stata presa una decisione giusta, nel non far giocare Genoa e Sampdoria. Ci adeguiamo, giocheremo sabato, così hanno deciso. Nel rispetto verso coloro che hanno vissuto questa tragedia. Ci sono poche cose da dire, molte da fare”.
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