Chievo Verona-Genoa: presentazione e probabili formazioni

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Chievo-Genoa come la Battaglia della Meloria. Ovviamente tra una partita di calcio e una battaglia navale ci sono degli ovvi e doverosi distinguo, ma c’è un punto in comune tra le due: lo schieramento, punto fondamentale per affrontare l’avversario. Soprattutto la gloriosa vittoria della Meloria può avere un significato benaugurante per i colori rossoblù: infatti, in quell’epico scontro nel 1284 i genovesi sbaragliarono definitivamente la concorrenza marittima dei pisani.

In queste ore Davide Ballardini sta studiando lo schema per la “battaglia” domenica allo stadio Bentegodi proprio come fece l’ammiraglio Oberto Doria nei giorni precedenti la battaglia in quell’agosto di 729 anni fa. Il tecnico del Grifone avrà davanti il suo avversario, Eugenio Corini, che schiera i “mussi volanti” con un 5-3-2 ingannevole. Sembra un catenaccio statico, con tutti dietro la linea del pallone: in realtà è un arco teso, pronto a scattare con una rapidità micidiale in contropiede, la tattica che sa adottare con efficacia. In fase offensiva i due terzini esterni, Sardo e Dramè sono pronti ad appoggiare  la manovra sulle fasce, formando una “corda” assieme al trio di centrocampo Guana, Rigoni (che detta anche il tempo del gioco) e Cofie (ex Grifoncino). Questo meccanismo va ad armare i due attaccanti Thereau e Pellissier che non danno punti di riferimento ai difensori avversari, ma spaziano su tutto il fronte d’attacco.

Per contrastare i “pandori” veronesi Ballardini dovrà cercare di aprire varchi, cedendogli l’iniziativa e costringendoli a uscire dallo schieramento difensivo. Il 3-5-2 (salvo ripensamenti della vigilia dell’allenatore) rossoblù innanzitutto ha il vantaggio di una superiorità a centrocampo. I due esterni, Pisano e Antonelli, più avanzati rispetto a quelli dei padroni di casa, se sanno “spingere”, pressare e saltare gli avversari possono ottenere la superiorità sulle fasce, punto chiave della gara. I dubbi per Ballardèn possono provenire dalla linea mediana, in particolare dalla posizione di mezzala destra. Com’è noto, non ci sarà Kucka per infortunio: non c’è un analogo “frangiflutti” di centrocampo. Le alternative per il tecnico sono due e obbligate: Marco Rigoni oppure Bertolacci che è forse più adattabile al ruolo.

Il centrocampista romano (come affermato dallo stesso allenatore) è però tornato stanco dallo stage con l’Under 21: tuttavia dovrebbe essere lui l’interdittore in mediana con Matuzalem regista e Vargas a sinistra. Se ci fosse Rigoni, meno adatto però per il ruolo, dovrà riuscire a chiudere gli spazi quando Pisano si spinge in avanti. E tornando alle fasce, da qui dovranno giungere i rifornimenti per le due punte Floro Flores e Borriello. Sperando che non accada che quest’ultimo non sia costretto a retrocedere troppo spesso per recuperare palloni. Il problema principale della sterilità offensiva del Genoa è proprio questo: gli attaccanti retrocedono spesso oppure ricevono improponibili lanci lunghi alla “sperindio” che sono puntualmente preda dei difensori avversari. Nessun problema in difesa dove il trio Granqvist, Manfredini (al posto dello squalificato Portanova) e Moretti fornisce buone garanzie di tenuta. Sperando due cose. La prima: i giocatori domenica scendano in campo con il dovuto furore agonistico. Seconda: il dio tutto suo del Genoa, di cui parlava il professor Scoglio, volga sempre il suo sguardo benevolo.

PROBABILI FORMAZIONI:

CHIEVO (5-3-2): Puggioni, Sardo, Andreolli, Dainelli, Acerbi, Dramè; Guana, Rigoni, Cofie; Thereau, Pellissier. Allenatore: Eugenio Corini. In panchina: Ujkani, Squizzi, Sampirisi, Jokic, Farkas, Seymour, Hetemaj, Luciano, Stoian, Paloschi, Hauche.

GENOA (3-5-2): Frey, Granqvist, Manfredini, Moretti; Pisano, Bertolacci, Matuzalem, Vargas, Antonelli; Floro Flores, Borriello. Allenatore: Davide Ballardini. In panchina: Tzorvas, Bovo, Donnarumma, Ferronetti Tozser, Cassani, Nadarevic, Jankovic, Rigoni, Jorquera, Immobile.

Arbitro: Doveri di Roma. Assistenti: Gialatini e Marrazzo. Quarto uomo: Bianchi. Arbitri di porta: Mazzoleni e Mariani.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]