Oggi i rossoneri non stanno giocando per lo scudetto, ma la partita riveste comunque un’importanza centrale nell’economia del campionato milanista: la squadra di Allegri infatti dovrà affrontare un tour de force che vedrà alcune partite delicatissime per la classifica tutte ravvicinate tra di loro. Nei prossimi turni infatti il Milan dovrà affrontare Fiorentina Napoli e Juventus. Diventa così fondamentale presentarsi alla tornata degli scontri diretti in piena salute ed evitando di perdere punti alla portata dei rossoneri come quelli di Verona: la squadra di Corini veleggia a +10 sulla zona retrocessione e può iniziare a permettersi di tirare il fiato, ma indubbiamente non lascerà al Milan campo libero sul proprio terreno di gioco.
Il Milan è anche chiamato ad invertire un trend piuttosto negativo legato agli impegni delle nazionali: in questa stagione infatti la squadra allenata da Massimiliano Allegri non è mai riuscita a vincere alla ripresa dopo la sosta per gli impegni azzurri. A Settembre fu l’Atalanta a giustiziare il Milan sul proprio terreno di gioco nella seconda giornata di campionato, mentre ad Ottobre fu la Lazio di Petkovic ad imporsi per 3 a 2 all’Olimpico, ma c’è anche da dire che il momento attuale della squadra è diametralmente opposto a quello dei primi mesi di campionato.
L’AVVERSARIO
La cura-Corini ha ottenuto i suoi effetti sull’andamento in campionato del Chievo: i Veneti infatti avevano iniziato il campionato in modo piuttosto negativo sotto la guida di Domenico Di Carlo, rimanendo per le prime giornate in zona retrocessione. L’ arrivo sulla panchina dell’ex giocatore ha rigenerato però lo spogliatoio che ha potuto beneficiare del carisma di Corini e dei suoi accorgimenti tattici: il Neo-allenatore presenta sempre una squadra molto accorta in fase difensiva, dove spesso compone una linea di cinque giocatori davanti al proprio estremo difensore. il 5-3-2 molto prudente è pronto a trasformarsi in un 3-5-2 in fase offensiva, dal momento che gli esterni si alzano lungo la linea dei centrocampisti nel tentativo di offrire più soluzioni alla manovra offensiva. E’ una squadra con un buon possesso palla e con calciatori dotati di buona tecnica individuale al centro del campo ed in fase offensiva: il temperamento è poi garantito dalla presenza di Guana, a completamento della cerniera mediana.
LA CHIAVE TATTICA: La partita non va di certo sottovalutata dalla squadra rossonera, ma sarebbe un tantino ipocrita non dipingere il Milan come favorito in questo momento della stagione. I rossoneri hanno il potenziale tecnico e motivazionale per battere il Chievo ma dovranno essere bravi a non farsi prendere dal nervosismo. Queste partite infatti possono essere difficili da sbloccare e spesso sono caratterizzate da molti interventi duri. Il Chievo ha un buon margine sulla zona retrocessione, ma dovrebbe comunque dar battaglia fino all’ultimo: con i 3 punti assegnati per ogni vittoria non ci si può mai considerare veramente sicuri fino a che la matematica non sancisce la promozione. In fase offensiva l’arma tattica dei rossoneri potrebbe essere rappresentata proprio dal tridente e dall’esuberanza di Niang ed El Sharaawy sugli esterni, che dovranno essere bravi a sfruttare i possibili vuoti concessi dagli esterni, oltre a puntare sul duello Balotelli-Acerbi al centro della difesa. A Milanello conoscono bene il difensore ex Genoa e, appunto, Milan, e sanno anche bene che molto spesso il centrale non è autore di prove impeccabili: è l’occasione buona per Balotelli per prolungare il suo momento di grazia.
DA SCHIERARE: Detto del tridente offensivo, obbligato anche a causa delle defezioni di Pazzini e Boateng, mi piacerebbe vedere in campo per qualche minuto Salamon. Allegri ha una politica molto prudente con i giovani, ma il calciatore Polacco ha debuttato in modo positivo con la maglia della propria nazionale e i minuti finali della partita di domani, risultato permettendo, potrebbero costituire una gratificazione ulteriore per Salamon. Sul difensore poi la curiosità inizia a farsi davvero alta.
DA EVITARE: Sarà importante per Allegri valutare correttamente le condizioni dei giocatori di rientro dagli impegno con le rispettive nazionali: queste giornate spesso regalano sorprese dovute appunto al fatto che i nazionali non riescono a rendere al meglio delle proprie potenzialità, per colpa dei voli e degli allenamenti ravvicinati. In questo caso Massimiliano Allegri dovrà quindi essere bravo ad affidarsi alle risorse della propria rosa per sopperire ad un affaticamento dei titolari.
[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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