Chievo Verona-Udinese 2-1: primo successo per la squadra di Sannino

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logo-chievoTante sorprese di formazione rispetto alla vigilia. . Guidolin spiazza tutti lanciando Maicosuel al posto di un Di Natale da centellinare. La prima metà di primo tempo è una girandola di emozioni impressionante sull’altalena delle scelte dei tecnici, più o meno azzeccate. Poco più di 50 secondi bastano infatti a Maicosuel per approfittare di un erroraccio della coppia Cesar-Bernardini e segnare. Troppo facile per il talento di Cosmopolis saltare secco Puggioni e appoggiare nella porta vuota il suo terzo gol italiano, il primo in questo campionato, che conferma il suo ottimo stato di forma. Il Chievo assalta la porta bianconera in cerca del pronto pareggio. Radovanovic scalda subito i guanti di Kelava con un siluro dalla distanza, poi è lo stesso Bernardini ad avere l’occasione del riscatto, ma il suo colpo di testa finisce di poco a lato, mettendo solo i brividi alla truppa di Guidolin. La rabbia del Chievo è prorompente e travolge l’Udinese, con i gialloblu capaci di creare altre tre nitide palle gol in altrettanti minuti. Si inizia dal minuto 13, minuto del pareggio.

Frey vede il corridoio giusto e lancia in profondità Pellissier che, con una torsione del corpo perfetta, riesce a incrociare la sfera per un gol dall’altissimo coefficiente di difficoltà. Altra scelta che paga e per la punta valdaostana è un ritorno al gol dopo 5 mesi dall’ultima volta, a Siena. L’Udinese è alle corde e viene tenuta in piedi da Kelava, che un minuto dopo esce alla perfezione disinnescando il tocco di Paloschi e poi si supera sul tiro a botta sicura di Sestu. Il gigante croato urla alla sua difesa, ma i risultati non sono quelli sperati. L’Udinese prova a rimettere un po’ d’ordine e a mettere la testa fuori dal guscio, ma è il Chievo a mettere in scena una seconda fiammata. Minuto 37: Rigoni tira, ma la palla diventa il migliore dei cross per Pellissier. Kelava non arriva sulla palla, ma la sporca appena in tempo per mandare fuori giri il numero 31 avversario, che con un tocco praticamente di spalla spedisce la palla fuori di niente. Il pericolo scampato non mette sull’attenti l’Udinese e arriva così il raddoppio clivense. Allan perde un pallone ingenuo. Paloschi ne approfitta e serve Rigoni, il quale cerca il pallonetto e lo trova con l’aiuto involontario della deviazione di Danilo.

La ripresa si apre, come prevedibile, con Di Natale al posto di Lazzari, lasciato negli spogliatoi da Guidolin. Con Muriel e Maicosuel tra le linee a disturbare il Chievo, Di Natale trova terreno fertile, tanto da metterci solo 5 minuti a impegnare Puggioni, che scaccia i fantasmi dell’ultimo precedente e blocca a terra. L’Udinese fatica a creare seri pericoli, visto l’atteggiamento difensivo del Chievo. Guidolin cambia Badu con Pereyra e la scossa è positiva. Seppure senza grande continuità, i bianconeri spingono sempre di più, andando vicinissimi al pareggio con Dusan Basta. Il laterale serbo controlla palla, conta i rimbalzi e scarica un destro terrificante che si stampa sulla traversa di Puggioni. L’occasione galvanizza gli ospiti, che si riversano in avanti: Heurtaux, in un’insolita proiezione offensiva, si getta sul cross di Pereyra e di testa spaventa il pubblico del Bentegodi. Il Chievo Verona rincula, si abbassa rischiando qualcosa pur di difendere il risultato.  Puggioni blinda l’importantissimo risultato con qualche uscita tempestiva. Arriva la prima vittoria del Chievo di Sannino, che raggiunge a quota 4 proprio l’Udinese, chiamata al riscatto nell’anticipo dell’infrasettimanale contro il Genoa di martedì.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]