Ciclismo, RGhiro – il Giro delle Marche 2023: il percorso

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Randonnée – Foto CSI

Più di duecento ciclisti al via da Piane di Rapagnano attraversando vallate, altipiani e panorami delle province di Fermo, Macerata ed Ascoli Piceno

Sabato 3 giugno, nel fermano, per il CSI sarà un’intera giornata dedicata alla passione ciclistica e al Campionato Nazionale di Cicloturismo Randonnée. Si chiama Rghiro l’evento cicloturistico marchigiano nato nel 2019, come grande sfida di un’avventura in bicicletta: un neologismo che unisce la direzione del RiGiro, “torno indietro” in dialetto fermano, e l’assonanza con l’inglese “hero”, eroe. Chi si sentirà tale affronterà l’intero percorso di 205 km con 4.200 metri di dislivello. Tutti gli altri, raggiunto un determinato punto intermedio (tre Rghiro-point), saranno liberi di giungere al traguardo attraverso un percorso più breve e meno impegnativo.

La randonnée (inserita nella categoria Extreme) alla scoperta dell’entroterra marchigiano e dei monti Sibillini toccherà ben tre province: Fermo, Macerata e Ascoli Piceno.

Oltre 200 i biker attesi al via, che sarà effettuato tra le ore 5:00 e le ore 9:00 di sabato mattina. I partecipanti provengono anche da fuori le Marche: Umbria (Foligno), Lazio (Roma), Emilia-Romagna (Predappio), Veneto (Veggiano), Abruzzo (Casalbordino). Ogni società CSI iscritta alla Rghiro, entrerà in classifica sommando il punteggio di ciascun atleta e della sua carta di viaggio per aggiudicarsi la vittoria nel Campionato Nazionale Randonnée CSI.

Diversi i punteggi assegnati in base a quanti sono i chilometri percorsi: dal percorso corto di 105 km, alla “più Di Mezza” raggiunti i 140 km. Il traguardo del percorso lungo è fissato ai 170 km, mentre per compiere l’intera randonnée occorrerà pedalare per 205 km.

Saranno premiate le prime tre squadre con il punteggio più elevato.

Il gusto sportivo della Rghiro è quello che al cuore, ai muscoli e al sudore abbina anche il sapore del palato. La giornata del 3 giugno sarà infatti un bel mix di cicloturismo ed enogastronomia locale, esplorando oltre al territorio, dal Lago di Fiastra alla Valle dell’Aso, le prelibatezze culinarie, con prodotti tipici locali: salumi, formaggi, olive all’ascolana, tagliatelle ai funghi porcini e ovviamente dolci per proseguire con energia la pedalata. Il primo Rghiro-point si troverà a Morichella, nei pressi di Sarnano; il secondo ad Amandola nei pressi del ristoro per proseguire verso il traguardo. Il terzo ed ultimo Rghiro-point si troverà all’altezza di San Giorgio all’Isola, dove sarà presente anche un cancello temporale (ore 14:00) che determinerà il proseguimento o l’abbandono della randonnèe.

Il percorso

Partenza ed arrivo fissati a Piane di Rapagnano, ma dopo soli pochi km il percorso volgerà verso l’entroterra marchigiano e nel cuore dei Monti Sibillini. Si attraverseranno piccoli borghi marchigiani, molti dei quali ancora segnati dal terremoto del 2016; si percorreranno vallate incantate e si salirà fino ai punti più alti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il punto più alto sarà Piani di Ragnolo a 1300 mt s.l.m., splendido altopiano sui Sibillini tra le località di Fiastra e Sarnano, dove si potrà ammirare un paesaggio meraviglioso a 360° fino al mare Adriatico. Sempre restando nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si arriverà a Montemonaco, che sorge nell’alta Valle dell’Aso, su un leggero pianoro di cresta prospiciente il Monte Zampa e il Monte Sibilla ad una quota di 988 m s.l.m..

Da Montemonaco, pedalando a ridosso dei Monti Sibillini, si raggiungerà Montegallo, situato ai piedi del Monte Vettore, con sede nella frazione di Balzo. Da Montegallo si scenderà a valle fino ad arrivare alla frazione Uscerno, dove si potrà ammirare il vecchio mulino allocato nelle vicinanze del fiume Fluvione che costeggia il paese.

Si salirà di nuovo per scendere verso la vallata del fiume Aso, dove si salirà ancora fino ad arrivare a Montefalcone Appennino, il cui paese è un insieme coordinato di edifici in cotto ed in pietra, che si affacciano su vie tortuose, anguste e silenti che regalano scorci sempre vari ed ampie visioni sui Sibillini, sulla Valle dell’Aso, sulle colline del Piceno. Si estende su un crinale roccioso su alte rupi calcaree, in una delle posizioni più ardite delle Marche.

Da qui ripartenza verso Santa Vittoria in Matenano, Montelparo, Monteleone di Fermo, Grottazzolina e si rientra fino ad arrivare al punto di partenza, cioè Rapagnano.