Dipende da come si guarda la classifica. Dipende da quali aspettative nutra per il suo futuro il Catania. Da queste discriminanti la 12^ giornata di serie A assume connotazioni più o meno funeste per i rossazzurri, che se riusciti a rintuzzare gli attacchi delle rivali nonostante il KO di San Siro, alla seconda capitolazione consecutiva, stavolta in casa, si vedono agguantati e superati dalla pletora di “parigrado” che, come loro, non sanno bene cosa chieder al torneo, ma intanto spingono forte sull’acceleratore per veder dove arriveranno quando la benzina finirà.
Quattro squadre con una partita in meno: Genoa, Inter, Napoli e Juventus. I bianconeri di Conte fanno fuori, facile, il Palermo. Dopo la sequela di sconfitte esterne che aveva caratterizzato l’avvicinamento a questa gara, il proposito di Mangia era quello di ripartire da zero: zero punti, e zero goal, tre quelli messi a segno dalla Juventus (Pepe, Matri, Marchisio); ed il punteggio poteva esser ben più rotondo per i bianconeri. “Psicanalisi” per i rosanero, questa la nuova soluzione del tecnico, chissà se Zamparini sarà d’accordo; intanto, prossimo turno, al Barbera arriva la Fiorentina guidata dall’ex “avvelenato”, De Rossi.
Viola che impattano, al Sabato, contro il Milan, per 0-0. Gara caratterizzata dalle recriminazioni rossonere per alcune decisioni arbitrali che, a dire della sponda milanista, influenzano il risultato finale. Pari senza goal anche tra Lazio e Napoli, poche emozioni al San Paolo ma tanto basta alla Lazio per agguantare la vetta della classifica, scavalcando l’Udinese, in condominio con la Juventus.
Proprio l’Udinese cade a sorpresa contro il Parma. Biabiany e Giovinco, nel secondo tempo, stendono l’ex capolista, impartendole la seconda sconfitta stagionale. I ducali sopravanzano il Catania, insieme al Chievo (che batte gli etnei nello scontro diretto), raggiungendo il Napoli.
Il pari del Siena contro l’Atalanta fa scivolare gli etnei sul lato destro della classifica, pur distanti appena due punti dal sesto posto del Palermo, tre dal quinto occupato dalla Roma. Classifica compatta per quel che riguarda la “pancia”, mentre la testa e la coda si staccano sempre più. Tra Palermo ed Udinese gravitano 5 punti, 6 sono quelli che dividono il Lecce dal Catania. Lecce che perde (2-1) contro la Roma nel posticipo finale e che affronterà il Catania al prossimo turno di campionato in una gara determinante per il cammino d’ambo del formazioni, almeno per quel che riguarda le ambizioni salvezza, obiettivo massimo per i leccesi, minimo per gli etnei.
Fermo a quota 8, il Lecce tiene sotto Novara (7 punti) e Cesena, 6 punti. La formazione piemontese cade contro il Genoa, che passa con Veloso e supera gli etnei, raggiunti persino dal Siena, che impatta 2-2, in casa, contro l’Atalanta. Il Cesena, pur rimanendo fanalino di coda, centra la sua prima vittoria stagionale, nel derby, contro il Bologna, grazie al suo capitano, Parolo. Basterà questo per sbloccare i romagnoli ed allargare a più di quattro squadre la lotta salvezza?
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
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