L’addio di Cesare Prandelli alla panchina viola non può certo non lasciare strascichi, specialmente dopo la grande manifestazione d’affetto dei tifosi al suo ritorno a Firenze ieri sera. Le domande sul futuro sono tante, a cominciare da quelle sulla società e sul nuovo allenatore. Per capire di più sul futuro viola Violanews.com ha contattato in esclusiva Claudio Nassi, ex ds della Fiorentina.
Crede che l’addio di Prandelli sia stato gestito male dalla dirigenza viola?
No, è stato fatto ciò che doveva essere fatto, era evidente che qualcosa scricchiolava già da tempo, e poi una società ha tutto il diritto di cambiare allenatore. Poi io sono dell’opinione che un allenatore, così come un ds, debba stare in una squadra massimo 2 o 3 anni, perchè poi anche inconsciamente c’è un rilassamento, non ci si deve più impegnare come un tempo per conquistare la stampa e la piazza. Era giusto cambiare.
Diego Della Valle si è detto sorpreso di questo cambio, eppure ai tifosi sembrava nell’aria.
Sicuramente era preventivabile, si sentiva che sarebbe potuto succedere, anche perchè Abete e Diego hanno un certo rapporto.
Bisognava avere un erede già in mano per non farsi sorprendere?
Non credo fosse necessario, allenare la Fiorentina è un onore per tutti, non è difficile trovare un allenatore per i viola. Mihajlovic? Ottimo allenatore, ha dimostrato che quando ha una dirigenza forte che lo protegge e gli dà fiducia sa guidare bene la squadra, a Bologna non è stato così, spero che a Firenze si trovi bene da questo punto di vista.
Come vede il futuro della Fiorentina?
Benissimo, anzi, non capisco questo volersi porre dei limiti, la Fiorentina ha tutto per puntare ai vertici sia in Italia che in Europa, basta vedere come è andata questa Champions League, bisogna capire cosa non va, soprattutto i motivi di questo collasso finale, e lavorare per evitarli, inserendo giovani dal vivaio e con pochi acquisti mirati, perchè i giocatori bravi la Fiorentina già li ha.
Pare si vada invece a vendere, eppure la dirigenza esclude un ridimensionamento.
Si migliora anche con le cessioni, però i soldi vanno reinvestiti con saggezza, arrivando per primi sui ragazzi più interessanti, e bisogna mettersi in testa che la Fiorentina è un grande club.
Un’ultima parola sul fair play finanziario appena ufficializzato, cosa ne pensa?
Farà del bene a chi sa investire, mette l’uomo al centro del progetto calcio, anche se è paradossale che si debba fare delle leggi per far sì che un’azienda non faccia debiti multimilionari.
[Francesco Cianfanelli – Fonte: www.violanews.com]
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