Closing Milan: l’affare diventa mondiale

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MILANO – Secondo le ultime notizie che circolano in ambienti rossoneri, non si dovrebbe piùClosing Milan: l'affare diventa mondiale parlare di Milan “cinese”. O meglio, non ancora, visto che i capitali per l’acquisto arriveranno dagli USA.

Un uomo solo al comando

Sul fronte degli acquirenti, infatti, le ultime voci danno come rimasto “in sella” esclusivamente Yonghong Li. È confermato che sarà il finanziere cinese a divenire il maggior azionista del Milan. Per farlo si avvarrà però di un prestito concesso dalla Elliott Management Corporation, un fondo di investimento statunitense. È stata inoltre diffusa proprio in queste ore la notizia che Bankitalia si incaricherà di verificare la provenienza lecita dei fondi.

Venerdì santo e vigilia di derby

Il prestito di cui si avvarrà Yonghong Li, viene definito “prestito ponte”. Il finanziere si sarebbe infatti dichiarato certo che presto i fondi congelati dal governo cinese saranno sbloccati. L’operazione si definirebbe tra le date del 2 e del 14 aprile, e sarebbe proprio il venerdì santo, vigilia tra l’altro del derby contro l’Inter, la data del sospirato closing. Per quel giorno è infatti stata fissata la riunione del CDA in prima convocazione.

L’entità del prestito

Il prestito della Elliott sarebbe di 303 milioni e questo, a quanto pare di capire, servirebbe a coprire e saldare gli importi relativi alle tranche precedentemente versate dagli investitori. Avrebbe chiuso i battenti relativamente all’operazione la Sino Europe Sports, in cui erano confluiti tutti coloro interessati alla cordata. Mr. Li chiuderebbe l’operazione invece attraverso la Rossoneri Sport Investment Lux, con sede in Lussemburgo.

Tra date suggestive e ricorrenze quasi emblematiche, potrebbe quindi verificarsi la cessione di una delle società calcistiche più prestiogiose del mondo. Di certo, però, i tifosi rossoneri non potranno rilassarsi fino a che le ultime firme non saranno apposte.

Nei giorni scorsi c’è da registrare l’intesa operativa intercorsa tra Barbara Berlusconi e Marco Fassone, indicato come futuro AD del Milan. Nonostante la recente maternità la figlia dell’attuale patron rossonero ha collaborato con Fassone fornendogli tutti i documenti e le indicazioni relative alla futura area di competenza del manager.