Andrea Coda non ha battuto ciglio quando è stato chiamato da mister Guidolin per sostituire Pasquale nella notte del San Paolo.
L’Udinese, con l’apporto del centrale toscano, ha alzato un muro a difesa del doppio vantaggio che non ha vacillato fino al 95’ minuto, regalandosi un successo da favola, che tiene i bianconeri in piena corsa per la qualificazione alla Champions League a cinque giornate dalla termine del campionato.
In questa stagione ti aspettavi di giocare di più?
“Sicuramente mi aspettavo un minutaggio maggiore, ma è anche vero che siamo in tanti, l’annata è straordinaria, quindi ci stà giocare meno. Non mi sono mai lamentato e non lo farò, ho sempre dato il massimo anche in allenamento per farmi trovare pronto nel caso ce ne fosse stato bisogno. Spetta al mister vedere la formazione”.
Quanto è importante la figura del tecnico in questa cavalcata?
“Senza ombra di dubbio mister Guidolin è un grande motivatore. Basta vedere le prestazioni di Pasquale e Cuadrado con il Napoli: i due giocatori in questa stagione hanno giocato poco eppure sono riusciti a disputare un’ottima gara. Il gruppo segue il mister, stiamo bene e diamo tutti il massimo”.
Ma cosa è cambiato rispetto al passato dato che il gruppo è praticamente lo stesso?
“Si cresce e si migliora di anno in anno. La bravura, il carisma e la carica agonistica che Guidolin ci trasmette in ogni allenamento sono determinanti; il tecnico ci aiuta ad esprimerci e a dare sempre il meglio di noi stessi. È vero che la squadra è quasi la stessa rispetto alla stagione passata, ma è anche vero che Benatia e Armero hanno rappresentato per noi due innesti molto importanti. Quest’anno, poi, è esploso definitivamente anche Sanchez; eravamo consci del valore di questo ragazzo ma in questa stagione ha dato il meglio di sé. È di una bravura imbarazzante e la squadra è sbocciata”.
Lasciandosi alle spalle il difficile inizio
“Si, però se andiamo ad analizzare le quattro sconfitte di inizio anno, a mio avviso, non sono paragonabili alle sconfitte degli anni passati o quelle subite nell’anno della Coppa Uefa. Siamo stati sfortunati, ma quei giorni difficili ci sono serviti perchè ci hanno “aiutato” a creare una nuova strada da seguire, quella che ci ha portato a raggiungere questi risultati”.
In spogliatoio parlate anche della possibilità di raggiungere il terzo posto?
“Intanto siamo quinti, facciamo un passo alla volta. Il quarto posto sarebbe già un grande traguardo. Ragioniamo partita per partita e prima di pensare al gradino al terzo posto cerchiamo di agganciare il quarto”.
Di questa stagione trascorsi quale prestazione personale ricordi più volentieri?
“Quella con il Palermo, nonostante l’espulsione”.
Vi aspettavate di vincere a Napoli senza Di Natale e Sanchez?
“Si, penso che ogni tifoso dell’Udinese sabato sera avrebbe firmato anche per un pareggio con il Napoli. Mancavano due giocatori importanti che insieme hanno segnato 38 gol. Questo successo ha indubbiamente rafforzato il gruppo”.
Ora affronterete il Parma, ti fa più paura Giovinco o Amauri?
“Per caratteristiche Giovinco, visto che lui è un dribblomane, Amauri invece è un attaccante di stazza. Davanti hanno ottime potenzialità. Non bisogna sottovalutare nessuno, verranno a Udine per giocarsi la loro partita e portare a casa punti. Ricordiamoci come è finita al Tardini: dobbiamo riscattare quella sconfitta”.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]