ROMA – In questa estate si è parlato spesso e volentieri di Federico Marchetti, il neo acquisto della Lazio che a Cagliari è stato costretto a vivere un anno di purgatorio per delle incomprensioni con il patron cagliaritano Massimo Cellino ma, per certi versi, si può dire che la storia dell’altro portiere biancoceleste di questa stagione, Albano Bizzarri, abbia ricalcato quella dell’ex estremo difensore della nazionale italiana.
LA SCORSA STAGIONE SOLO UNA PRESENZA IN PRIMAVERA – Ovviamente la situazione dell’argentino è molto diversa da quella di Marchetti, visto che il motivo della sua esclusione non risiede in un provvedimento disciplinare, ma in una scelta meramente tecnica, ma resta il fatto che tra tutti e due, nello scorso campionato, sono stati totalizzati 0 minuti in Serie A. Se si va ad analizzare nello specifico la carriera di Bizzarri poi, ci si rende conto che in questi due anni trascorsi a Roma, non ha mai giocato in campionato. Per lui solamente qualche presenza in Europa League nel primo anno con Ballardini in panchina, e nello scorso campionato, quando è stato ufficialmente relegato a terza scelta dietro a Muslera e Berni, ha totalizzato una sola apparizione addirittura nel Campionato Primavera, precisamente nella partita casalinga con il Frosinone (l’incontro terminò 1 a 1 e per la Lazio segnò Di Mario ndr), quando le giovani aquile di Bollini erano rimaste, per vari infortuni, senza portieri a disposizione.
Ma come spesso succede nella vita, quando meno te lo aspetti ecco che arriva l’opportunità che non ti aspettavi, e così con la stagione ormai alle porte Albano Bizzarri è stato promosso secondo portiere dietro al nuovo arrivato Marchetti. L’argentino, che nel suo palmares ha anche una Champions League conquistata con il Real Madrid, ha già trovato spazio in Europa League nella partita contro il Rabotnicki ma venerdì arriverà anche, finalmente, il suo primo gettone in Serie A con la maglia della Lazio. Sarà quindi un vero e proprio debutto, e che debutto visto che la Lazio scenderà in campo alla Scala del Calcio di San Siro contro i campioni d’Italia in carica del Milan. L’assenza per squalifica di Marchetti (a causa di un’espulsione rimediata con la Primavera del Cagliari lo scorso campionato) lancia infatti Bizzarri nel ruolo di titolare per il delicato match che sancirà l’avvio del nuovo campionato.
IL GIUDIZIO DELL’EX PORTIERE BIANCOCELESTE FERNANDO ORSI – Su di lui si è espresso uno che del ruolo di vice se ne intende parecchio visto che nella sua carriere lo ha ricoperto per molto tempo anche con la maglia della Lazio. Si tratta dell’ex biancoceleste Fernando Orsi, che dalle pagine del Corriere dello Sport in un articolo a firma di Daniele Rindone non ha alcun dubbio sulla affidabilità del portiere di origine argentina.
Orsi, si metta nei panni di Bizzarri. «Non avrà problemi, penso che giocherà molto sull’aspetto nervoso. E’ da tanto che non gioca in campionato e dovrà farlo in una partita difficile, la condizione mentale prevarrà su tutto il resto».
Quali saranno gli ostacoli da superare? «Negli ultimi anni ha giocato poco, ha avuto modo di prepararsi nel preliminare di ritorno contro il Rabotnicki e questo può aiutarlo. Le prime partite, dopo una lunga assenza, sono sempre le migliori, riesci a dare il massimo, sei concentratissimo, difficilmente sbagli l’impatto».
Conta l’esperienza… «Certo che conta, Bizzarri è un portiere esperto, ha quasi 34 anni, sa gestirsi, non ha bisogno di consigli. L’emozione la proverà, ma quando inizierà la partita svanirà tutto, sarà prontissimo».
Lo giudichi come portiere. «A Catania fece benissimo, in quelle stagioni dimostrò di essere uno dei portieri più affidabili del campionato. La Lazio lo acquistò con l’idea di farlo giocare, poi ci fu l’esplosione di Muslera. E’ uno degli argentini più europei da un punto di vista tecnico».
In cosa le piace? «Copre molto bene la porta, è alto, in passato è stato nell’orbita della Nazionale argentina. La scuola sudamericana non è ai massimi livelli ma in questo caso stiamo parlando di un portiere che ha talento. E’ una sicurezza».
Gli basterà una sola gara, quella del ritorno col Rabotnicki, per essere pronto? «Gli può bastare, ma forse sarebbe stato meglio farlo giocare qualche volta in più, lanciarlo in altri spezzoni di partita, magari in amichevole. Sa di giocare da tempo, si è preparato mentalmente, questo è l’importante».
L’inattività che problemi crea al portiere? Di solito si dice “dovrà ritrovare le misure”… «Non credo a queste storie, giocherà sull’energia. Un conto è dover affrontare una stagione intera, tutto un campionato, un altro è giocare una partita».
Lei si è trovato spesso in queste situazioni. «Sì, è vero. Bizzarri non deve dimostrare niente a nessuno, deve giocare con tranquillità, deve parlare molto con i compagni anche prima della partita, in questo modo scaricherà la tensione. E i compagni dovranno aiutarlo, dovranno evitare i passaggi difficili».
Bizzarri è il vice di Marchetti, tocca al portiere italiano raccogliere l’eredità di Muslera. Che ne pensa di lui? «E’ un portiere di grande spessore, è affidabile, ha già debuttato a livello internazionale. E’ italiano, è meno giovane di Muslera, ma come valore non c’è molta differenza. Io preferisco sempre la scuola italiana anche se ultimamente ha perso forza… ».
[Marco Ercole – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]