Giuseppe Iachini fa il suo ingresso allo Star Hotel, scortato dal contestato Direttore Sportivo Sensibile e dall’addetto stampa Marangon, toccando con mano il sentimento di insoddisfazione e frustrazione della piazza blucerchiata, figlia di un 2011 disastroso e di una retrocessione fino a questo momento non vendicata.
Uomo di grande temperamento e grinta, sembra possa essere la persona giusta per infondere, nella Samp svogliata e senza gioco di questi tempi, le motivazioni per cambiare marcia e dare l’accellerata decisiva. “Devo ringraziare la famiglia Garrone, il Direttore Sportivo Sensibile, tutta la società per gli attestati di stima che mi sono stati rivolti in questi ultimi giorni, per avermi dato quest’opportunità di andare a vincere, attraverso il progetto, una nuova battaglia. E’ un’avventura che affronto con grande entusiasmo. E’ una piazza e una squadra che ho sfiorato da giocatore ai tempi di Boskov. Farò di tutto e di più per riportare la Sampdoria e i suoi tifosi dove meritano nel campionato di Serie A. E’ una grande piazza anche sotto l’aspetto del pubblico, della tifoseria. Questo è un motivo ancora maggiore che mi spinge a regalare gioia e soddisfazioni, e mi auguro che siano tante, ai nostri tifosi.
Se ci siano o no ancora delle possibilità, per la Samp, di raddrizzare il proprio campionato, il neo tecnico blucerchiato non ha dubbi: “Se non credessi a questo non sarei venuto. Visto come ha operato la società sul mercato, visto il gruppo dei ragazzi che è all’interno di questa rosa, penso che la Sampdoria abbia nel suo DNA il dovere di credere fermamente in quello che è un campionato da protagonista e di andare a riprendere un certo tipo di discorso e un certo tipo di classifica. Io non sono un tipo da tanto fumo, sono una persona concreta una persona che più che alle parole, piace dare seguito ai fatti. Credo nella serietà e nel lavoro”.
Non è certo un uomo che ama fare proclami quindi, però si sente di garantire ai tifosi la propria abnegazione: “Promesse ne vorrei fare tante, però la promessa più importante è garantire lavoro, serietà e professionalità. Faremo di tutto e di più per cercare di vincere il più possibile. Le chiacchiere stanno a zero, solo i fatti”.
Alla Samp, mister Iachini porta in dote due promozioni ottenute a Verona col chievo e a Brescia, in situazioni che ricordano da vicino quella attuale blucerchiata: “Io ho vissuto delle situazioni da allenatore sia a Chievo sia a Brescia. A Chievo c’era una squadra che era retrocessa dopo aver fatto l’anno prima la Champions League, quindi con situazioni psicologiche di un certo tipo. C’è voluto un certo tipo di “pasticca”. Senza tralasciare quello che è un discorso di lavoro sul campo che è quello di dare organizzazione di gioco a una squadra, una mentalità, uno spirito, un’intensità e il modo di affrontare la settimana che porta alla partita. Ed è questo che ci ha dato alla lunga dei grandi risultati. A Brescia sono subentrato e lì ho trovato altri tipi di situazioni altri tipi di difficoltà. Prima di dire quale può essere il problema che affligge la Sampdoria, che poi non è mai una cosa sola, valuterò nel corso delle prossime settimane la squadra, tutti i ragazzi, valuterò le problematiche di qualsiasi tipologia si dovessero presentare. C’é grande entusiasmo e grande voglia di mettersi sotto con il lavoro, di fare poche chiacchiere ma fatti”.
Sulle situazioni tattiche da adottare, Iachini ha dichiarato: “Non ho un modulo base, i moduli nel calcio li fanno le caratteristiche dei giocatori che il mister ha a disposizione. Una squadra per poter vincere, per poter andare a essere protagonista in un campionato, deve avere una sua precisa identità, una sua organizzazione di gioco, una sua fisionomia, e noi lavoreremo in queste settimane per cercare di dare alla squadra un vestito, che possa essere più giusto possibile per per far si che possa affrontare questo campionato. Imprevedibilità perchè affronteremo squadre sempre molto chiuse. Voglio una squadra che sappia giocare, sappia essere intensa, sappia andare a proporsi nella maniera migliore e giusta sia in casa che fuori casa. Il modulo lo vedremo strada facendo. Mi è capitato di vincere a Chievo col 4-3-3, mi è capitato di vincere a Brescia col 3-5-2 e col 3-4-2-1.Questa è la dimostrazione pratica che non c’è una medicina giusta o un modulo giusto per poter far si che le cose si facciano in un modo o nell’altro”.
A mister Iachini viene fatto notare che uno dei problemi della Samp potrebbe essere l’eccessivo numero di giocatori che compongono la rosa, ma il tecnico dimostra di non essere d’accordo: “Penso che sia una cosa abbastanza normale che nelle rose ci possa essere un numero abbondante di calciatori. La Sampdoria non ha scelto questi giocatori perchè sono scarsi, sono degli ottimi giocatori e devono essere messi nelle condizioni, e questo toccherà a me e al mio staff, di rendere il 110 per cento di quello che valgono. Io ho il gruppo in mente perchè solo col gruppo si riesce ad ottenere determinati risultati e determinati obiettivi. Mai nessuna squadra ha vinto il campionato di serie B con 10-11 giocatori. Per far sì che la Sampdoria riesca a risalire la classifica, tutta la squadra deve sentirsi importanti e partecipi del progetto. Valuteremo se ci sarà qualche ragazzo che non sarà contento, è chiaro che ancora non posso dire questo. Per fare questi discorsi è ancora prestino”.
[Filippo Montelatici – Fonte: www.sampdorianews.net]