É il Brasile ad acciuffare la finale della Confederation Cup 2013, dopo una partita combattuta e molto sofferta in cui l’Uruguay ha giocato a lunghi tratti meglio ma è stato punito da due disattenzioni difensive, all’Estadio Mineirao di Belo Horizonte finisce 2-1 per i verdeoro che non ripetono così l’incubo del Maracana, la famosa finale persa in casa del Mondiale 1950.
Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali, confermate le anticipazioni della vigilia. Nel Brasile tornano Paulinho in mezzo al campo e David Luiz in difesa, in attacco solito trio composto da Hulk, Oscar e Neymar dietro a Fred.
Nell’Uruguay torna il tridente pesante con Forlan, Suarez e Cavani e l’unico ballottaggio della vigilia viene vinto da Rios che fa accomodare in panchina Gargano.
La squadra di Tabarez comincia meglio più aggressivi e subito pronti a ripartire, al 13′ arriva la grande occasione per passare in vantaggio, una stupida trattenuta di David Luiz in area regala il rigore alla Celeste: dal dischetto, Forlan si fa ipnotizzare dall’ex compagno all’Inter, Julio Cesar che conferma così la sua fama di para-rigori. L’errore dal dischetto non sveglia il Brasile che soffre ancora, Rodriguez di testa e Forlan sfiorano la traversa a metà tempo.
I padroni di casa trovano il vantaggio alla prima vera occasione, al 41′ è Neymar ad entrare in scena (fino ad allora nullo), Muslera esce alla disperata per intercettare il suo tiro ma la sua respinta favorisce Fred che non può sbagliare a porta vuota. Per l’attaccante della Fluminense è il 14° gol in 28 partite, Scolari ha fatto benissimo a puntare su di lui. Neanche il gol subito ammazza l’Uruguay che sfiora subito il pareggio con Suarez, ma il suo tiro finisce a pochi centimetri dal palo. Ma nella ripresa dopo tre minuti la caparbietà dell’Uruguay viene premiata, dopo un azione confusa e un Thiago Silva non eccellente arriva Cavani che si prende la palla e con un preciso diagonale trova il pareggio più che meritato.
La ripresa vive sul filo dell’equilibrio, Hulk ci prova con due conclusioni da fuori prima di lasciare il posto a Bernard. Al contrario del primo tempo è il Brasile a giocare meglio ma le migliori occasioni capitano agli avversari, prima Suarez di testa e poi Cavani sfiorano il palo, la sfortuna stasera si è accanita contro la squadra di Tabarez. Nel finale c’è spazio anche per Hernanes al posto di Oscar e per Gargano al posto di Gonzalez, quando la partita sembra diretta verso i supplementari arriva la beffa per la Celeste. Da un corner di Neymar all’87′ stacco solitario di Paulinho (errore di Caceres), uscita sbagliatissima di Muslera e palla in rete. Pubblico in estasi per il vantaggio brasiliano. L’assalto finale dell’Uruguay non produce risultati, la Celeste dovrà accontententarsi della finale per il terzo posto.
I verdeoro invece conquistato la terza finale consecutiva della Confederation Cup, la quarta in totale e in casa non perdono da 32 partite. Domani Scolari potrà assistere già soddisfatto all’altra semifinale tra Spagna e Italia, in meno di un anno il suo lavoro sulla panchina più difficile del mondo già si vede.
TABELLINO:
BRASILE-URUGUAY 2-1 (1-0)
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar, Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Paulinho, L. Gustavo; Hulk (64′ Bernard), Oscar (73′ Hernanes), Neymar (90′ Dante); Fred. Allenatore: Felipe Scolari
Uruguay (4-3-3): Muslera, M Pereira, Lugano, Godin, Caceres; Gonzalez (84′ Gargano), Rios, Rodriguez; Forlan, Cavani, Suarez. Allenatore: Oscar Tabarez
Arbitro: Enrique Osses (CHI)
Reti: 41′ Fred, 86′ Paulinho (B), 48′ Cavani (U)
Ammoniti: Luiz Gustavo, David Luiz, Marcelo, Julio Cesar (B), Gonzalez, Cavani (U).
[Francesco Ragosta – Fonte: www.goalnews24.it]