Poi una puntura: “Se dovessimo vincere l’Europa League diranno che sarà una coppetta, se dovessimo perderla diranno che non siamo ancora pronti in Europa. Siamo condannati a vincere e a sentir fare i complimenti agli avversari. Chi dovrebbe preoccuparsi è chi sta dietro. Ho sentito parlare di cultura, io credo che con le dichirazioni della Roma e di Garcia abbiano fatto fare un passo indietro, verso la cultura del sospetto”.
E ancora: “Sono felice di questi tre anni alla guida della Juventus, è stato un percorso incredibile. Ripenso al primo anno quando abbiamo vinto contro ogni pronostico, è un periodo esaltante e voglio che lo viviamo con il massimo delle nostre forze. Mi auguro che giovedì ci sia uno stadio bollente come all’andata il pubblico è stato il dodicesimo uomo per il Benfica. Possiamo farcela”.
Su Zaza: “È un giocatore forte che è cresciuto tanto, dispiace perché lo avevamo molto studiato, faccio i complimenti a lui e al Sassuolo che è una squadra che gioca a calcio e che ha tutto per salvarsi. Non era semplice fare bene quest’anno, abbiamo una base di calciatori ma soprattutto di uomini e questo è molto importante. Il mio futuro? Cerchiamo di concludere nella giusta maniera, il presidente ci ha chiesto di centrare questo traguardo storico e noi ci proveremo. L’accostamento con Mourinho? Io ho sempre avuto certi atteggiamenti sin da quando ho iniziato ad allenare, sono un tipo passionale e lo ero anche da calciatore, vivo la mia professione con grande entusiasmo e determinazione. I calciatori apprezzano che io scenda in campo con loro”.
[Alessandra Stefanelli – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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