Il ct Azzurro fa il punto della situazione nello stage di avvicinamento a Euro 2016
COVERCIANO – Anotnio Conte è intervenuto in conferenza stampa questa mattina a Coverciano dove si è svolto uno stage, tappa importante nel cammino di preparazione ad Euro 2016. Il 31 maggio verrà annunciata la lista ufficiale per gli europei ma ad oggi restano molti dubbi:
“Gli infortuni di Verratti e Marchisio hanno complicato molto i nostri piani. Avevamo studiato una soluzione con due centrocampisti che potevano giocare insieme come centrali, le loro defezioni scombussolano i piani dal punto di vista tattico. Al momento l’unica certezza in assoluto che abbiamo è la difesa della Juventus, poi da lì saliremo”.
Sull’assenza di Bonucci non fa polemiche:
“L’ho convocato in quanto squalificato la Juventus poteva non mandarlo e così ha fatto. Ne abbiamo preso atto e basta, nessuno ha sbagliato”.
Quindi sottolinea l’importanza di fare gruppo e di mettere in campo corsa ed intensità:
“In questo momento abbiamo bisogno di affrontare gli Europei con una squadra e non con una selezione. Lavoreremo perché avremo bisogno di una squadra che corra e porti intensità. Chi mi conosce sa benissimo la voglia da parte mia che c’è nell’affrontare questa competizione. Sappiamo che ci sono delle difficoltà, ma quando uno conosce il problema lo affronta in maniera più diretta e cerca di trovare delle soluzioni”.
Restano ancora diversi dubbi sugli azzurri da scegliere, di certo passaggio fondamentale sarà il test contro la Scozia:
“Dentro questo gruppo ci sono grossi dubbi e li voglio dissipare. Voglio fare una valutazione, poi dopo la Scozia farò la scelta definitiva. Cercheremo di trovare la migliore soluzione anche perché dobbiamo far fronte a problematiche come infortuni e giocatori che hanno perso il posto nella squadra di club. In due settimane non posso rimettere in forma chi nell’ultimo periodo non lo è stato, per questo saranno importanti questi test”.
Questo invece la sua opinione sull’assoluzione nell’ambito del processo di Cremona sul Calcioscommesse:
“L’assoluzione per me è un’ottima notizia. Fatico a parlare però di lieto fine, un’assoluzione non fa dimenticare i quattro anni passati, una perquisizione a casa alle cinque del mattino, le tv sotto casa alle sei. Un’ assoluzione non fa dimenticare i titoli in prima pagina, le trasmissioni, i giustizialisti. Questo ha tracciato un solco indelebile nella mia vita. La mia paura era questo processo non si sarebbe mai fatto, volevo un giudizio e per questo ho evitato scelte di comodo. Ora per fortuna questo giudizio c’è”.