La furia della Juve era la sua, quella che aveva chiesto e quella che ha trasmesso a bordo campo senza soste. Antonio Conte, poi, al termine della vittoria contro il Genoa, tutto l’accumulo emozionale, l’ha sfogato davanti ai microfoni (di Sky, nell’occasione).
«Volete destabilizzarci», questo il cuore del suo acceso confronto con Giorgio Porrà, presto diventato vivace monologo. Tema già toccato nella conferenza alla vigilia della sfida con il Grifone, non con la grinta furiosa palesata ieri, però. «Preferirei che quegli scienziati che scrivono fesserie sui giornali parlassero di calcio – l’avvio di Conte – Lo fanno chiaramente perché si vuole destabilizzare, questa è la verità. É inutile che ci giriamo intorno e dite che io vedo i fantasmi. Iniziate a non dire fesserie, iniziate a parlare di calcio, perché a volte mi sembra che interessi più l’aspetto esteriore che quello giocato».
La miccia è stata una battuta sulla presunta lite tra il tecnico salentino e Marotta: «Io non ho litigato con Marotta: perché devono uscire queste cose? Se fosse successo, starei qui zitto ad ascoltare. Ma siccome è una vera invenzione, allora mi auguro da oggi in avanti che si critichino il gioco della squadra o le scelte dell’allenatore o che gli attaccanti non segnano, ma che si lascino in pace i rapporti personali tra me, Marotta e la società perché stiamo bene insieme, c’è unità d’intenti su tutto. Poi, in un percorso, io la posso vedere in maniera tecnica diversamente, ma non significa che ho fatto a cazzotti con Marotta, ecco».
Rabbia tanta, soddisfazione pure. «Contro il Genoa, compagine con elementi di esperienza che andava affrontata con il piglio gusto, mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, che comunque aveva disputato prestazioni notevoli anche a Madrid ed a Firenze per 70 minuti. Ieri abbiamo dominato la partita, abbiamo fatto due gol e potevamo farne altri. Abbiamo chiuso senza prendere reti, inoltre: anche questa è una bella notizia».
Come lo è la buona prova offerta dalla coppia Tevez-Llorente: «Carlos e Fernando hanno fatto bene: mi è piaciuta l’intesa, si stanno trovando sempre più e per loro non era semplice calarsi nella nuova realtà. Si stanno mettendo a disposizione e questo mi piace. Dobbiamo continuare a lavorare e continuare a fare quello che stiamo facendo».
Perché così non basta, visti quei 5 punti di distacco da una Roma ancora vittoriosa, che non sembra intenzionata ad arrestarsi. «Bisogna fare i complimenti ai giallorossi perché vincere nove partite consecutive è importante e pone in secondo piano quello che stiamo facendo noi ed il Napoli – riconosce Conte – In questo momento c’è una “primissima” che è la Roma». E fermarla non sarà facile.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]