Prevederlo sarebbe stato difficile, prenderne atto piuttosto arduo, accettarlo tanto realistico quanto incredibile. La Samp non sa più vincere tra le mura amiche. In trasferta, anche senza un’identità di gioco ma grazie alle giocate dei singoli e ad un pizzico di fortuna, i punti arrivano in maniera puntuale, in casa invece emerge l’assenza di un’organizzazione di gioco, non è più la prima giornata di campionato, davanti fanno sul serio, mentre noi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua.
Atzori conferma Piovaccari al fianco di Bertani, Foggia e Semioli agiscono sugli esterni, Bentivoglio supporta Palombo nel cuore del centrocampo, in difesa tocca ad Accardi il compito di sostituire lo squalificato Costa. Sull’altro fronte Foscarini non modifica il proprio 4-3-3, con Di Nardo punto di riferimento offensivo, mentre Maah e Bellazzini agiscono sugli esterni.
L’inizio di gara sembra incoraggiante; al 3’ Piovaccari sfonda centralmente la difesa ospite, l’ultimo controllo è però imperfetto, tiro debole a tu per tu con Cordaz, mentre al 9’ la sua conclusione viene smorzata al limite, rendendo vano il tocco di Bertani su corner battuto da Foggia. Lo sprint blucerchiato è però di breve durata, il Cittadella non è composto da nomi altisonanti, ma vanta un’organizzazione di gioco, una propria identità, non si sfilaccia mai, tiene bene il campo e il proprio compito difensivo viene agevolato da una manovra blucerchiata palesemente lenta, compassata e priva di spunti offensivi, con i difensori costretti spesso ad impostare il gioco per colmare l’ennesima giornata no di Palombo e Bentivoglio.
La Sampdoria corre il primo rischio proprio su una palla banalmente persa da Palombo in fase d’impostazione, il direttore di gara non fischia alcun fallo, Schiavon s’invola verso l’area, ma fortunatamente la conclusione è debole, Romero fa buona guardia. Nella fase centrale della prima frazione il pallino del gioco resta saldamente alla Samp, incapace però di creare occasioni da goal ed è pure difficile crearle non riuscendo a sfondare sulle corsie esterne, non verticalizzando il gioco, non provando mai le conclusioni da fuori e vanificando, quasi al 100%, ogni calcio piazzato e corner a disposizione.
La più grossa chance per passare in vantaggio capita al 36’ quando Bertani, servito da Palombo, con un colpo di testa costringe Cordaz ad un gran colpo di reni per evitare che la sfera s’insacchi sotto la traversa. Non si fa attendere la risposta del Cittadella con un contropiede portato avanti da Bellazzini, cross dalla destra, Maah gira debolmente di testa, sfera sul fondo. Prima dell’intervallo da segnalare soltanto un traversone dalla destra operato da Rispoli, Bertani non impatta bene la sfera in gioco aereo, nessun pericolo per Cordaz.
Nell’intervallo Atzori sorprende un po’ tutti sostituendo Piovaccari con Maccarone, il quale entra però bene in partita. Dopo un tentativo fuori misura di Bellazzini, la Samp va vicina al vantaggio con Semioli, conclusione potente sul primo palo dopo un invitante traversone di Maccarone dalla destra, Cordaz si rifugia in corner. La pressante doriana diventa schiacciante e costante, il Cittadella prova a respirare al 53’ con una conclusione da fuori di Busellato, Romero blocca in due tempi. Da fuori ci provano anche Bertani e Bentivoglio ma senza fortuna, Maccarone prova l’azione personale sulla destra con conseguente cross, ma i compagni non si fanno trovare al posto giusto.
Foscarini prova ad affidarsi a forze fresche: al 56’ dentro Di Roberto per Maah, ma il Cittadella non guadagna metri. In un momento caotico dell’incontro ci si affida ai giocatori più talentuosi, come Foggia, il quale al 65’ prova a creare superiorità numerica sulla sinistra e crossa in centro, ma Rispoli e Bertani arrivano in ritardo all’appuntamento. Pochi giri d’orologio più tardi tutto il “Ferraris” chiede il rigore per atterramento ai danni di Bertani, bravo a sfondare centralmente la retroguardia veneta, ma per Palazzino è tutto regolare.
Atzori le prova tutte, dentro Padalino per Semioli al 77’ e Fornaroli per Foggia all’86’ e se il Cittadella si fa vedere soltanto con un tiro cross operato dal fondo da Di Nardo che crea qualche problema a Romero, nel rocambolesco finale andiamo vicinissimi al vantaggio prima con Gastaldello, in spaccata su corner battuto da Foggia, poi con Fornaroli, il quale calcia goffamente su corta respinta di Cordaz, e infine con Maccarone al 90’ che calcia addosso al n°1 veneto vanificando una buona azione portata avanti da Bertani e dall’uruguayano. Al triplice fischio finale meritati fischi per una compagine che sta sicuramente deludendo e resta ben lontana dalle aspettative e dal rendimento necessario per centrale l’unico obiettivo stagionale: la promozione diretta.
[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]