Contro la Fiorentina gettata via una grande occasione per far punti

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Carissimi tifosi genoani vicini e lontani, vista l’ora effettuerò una disamina telegrafica con le mie consuete osservazioni. Una delle motivazioni della sconfitta è data dallo schieramento iniziale di Ballardini con Rafinha (corresponsabile del gol della Fiorentina) a destra e Konko a sinistra. Nel secondo tempo (al dilà di qualunque uomo da sostituire per qualunque motivo) si doveva inserire Rossi a sinistra: ma le valutazioni in campo le svolge il tecnico. Però non capisco il 4-2-4 “brasileiro” (modello Brasile anni ’50) schierato nella ripresa: mancava il nerbo del centrocampo che (eccezion fatta per Rafinha) aveva comunque funzionato finalmente bene, sia in fase di filtro che in quella offensiva. In più non pungeva neanche in attacco.
In più si è notato un particolare molto negativo: dopo la mezz’ora del primo tempo, in cui il Genoa ha mostrato i muscoli, la squadra si è letteralmente afflosciata dopo lo svantaggio. La mancanza di morale e di reatività è un particolare poco confortante.

Infine Eduardo. Il portierone portoghese (a cui vanno le mie simpatie) stavolta ha davvero “toppato”: c’è una sola spiegazione, deve soffrire di un male misterioso la cui radice è forse psicologica.

Insomma, tirando le somme contro la Viola si è gettata una grande occasione per far punti. Un vero peccato, visto che l’avversario fino al gol aveva una paura totalmente manifesta. La cosa brutta e triste è che il Grifone ha aiutato una squadra in crisi. Ma adesso bisogna pensare al Milan.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]