L’Udinese è una squadra “tosta”, cambiano i fattori, ma il risultato non cambia. Sanchez, El Niño maravilla, è volato alla corte di Guardiola con il Barcellona, ma la sua assenza l’Udinese l’ha attutita senza troppi traumi. Di Natale continua a fare gol. L’anno scorso ha soffiato per poco il titolo di capocannoniere al matador Cavani. L’attaccante dell’Udinese ha segnato 28 reti, mentre nel 2009/2010 ne segnò 29. Il Napoli non vince in casa contro l’Udinese dal campionato 2007/2008 quando dopo un autogol di Zapata e Lavezzi andò a segno due volte. Quel Napoli-Udinese finì 3-1. E magari sarà proprio il Pocho a segnare ritrovando quel gol che gli manca da molto tempo. Inler invece sarà il grande ex della partita.
Ma i riflettori saranno puntati sugli allenatori. Mazzarri e Guidolin, il 3-4-3 contro il 3-5-2. Moduli a parte loro, più di chiunque altro in campionato, hanno dimostrato di saper motivare i propri campioni, sanno fare gruppo e raggiungere obiettivi importanti. Sempre pronti a farsi coccolare e portare in trionfo dai loro ragazzi, se l’occasione lo richiede.
L’anno scorso Guidolin a fine campionato dopo aver centrato l’obiettivo Champions, si mise a ballare alla Michael Jackson. Non è ancora tempo per far festa, ma battere l’Udinese in casa per il Napoli potrebbe significare mettere in cassa tre punti pesanti che contro la squadra friuliana valgono quasi il doppio.
[Luisa Baiano – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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