ROMA – Nella sesta prova del circuito di Coppa del Mondo Speed di Arrampicata sportiva svoltasi ad Edimburgo, due azzurri ad un passo dalla medaglia. In campo maschile il recordman italiano sui 15 metri verticali Gianluca Zodda, nel momento della verità scivola su una presa in semifinale e commette una falsa partenza nel testa a testa per il bronzo. Tra le donne un’ottima Giulia Randi soffre la run contro la polacca Natalia Kalucka, poi argento, e nella ascesa verso il bronzo tocca il top 35 centesimi dopo la statunitense Emma Hunt. Le gare sono state vinte dal climber USA Samuel Watson e dalla altra Kalucka, Aleksandra, faccia a faccia con la sorella polacca nella corsa all’oro.
Cornamuse e kilt d’ordinanza hanno accompagnato l’ingresso degli otto finalisti, tra cui due nostri azzurri Zodda e Randi. Per i due nostri portabandiera emozionante essere lì in parata nello storico minuto di silenzio in onore di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Sguardo in alto ed occhio al crono nelle semifinali, ai nostri due alfieri è mancato poi qualcosa nelle prese e nello scatto verticale al top.
Nella prova della Lead, le pareti scozzesi portano un 9° ed un 13° posto, sui muri femminili, ad opera delle due atlete Fiamme Oro, Claudia Ghisolfi e Laura Rogora, mentre il compagno di squadra nella Polizia, l’altoatesino Filip Schenk e il romagnolo Giovanni Placci della Carchidio Strocchi – unici tra i 4 uomini convocati a Edimburgo a qualificarsi per la semifinale – hanno chiuso la loro trasferta nel Regno Unito con un 14° ed un 21° piazzamento. Le due gare sono state vinte dallo statunitense Jesse Grupper, e dalla giapponese Ai Mori, entrambi raggiungendo il top in finale.
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