Neanche il meteo è riuscito a smorzare il calore della passione di atleti e organizzatori che hanno dato vita ad un’emozionante conclusione del circuito di Coppa Italia Boulder. Nelle qualifiche gli atleti sono stati divisi in due gruppi, da cui sono stati selezionati i 24 semifinalisti e le 24 semifinaliste che hanno tirato fuori tutte le loro risorse per riuscire a guadagnare i primi posti in classifica e accedere così alla finale.
Nel Gruppo B Pietro Biagini (Kundalini Milano) tira fuori dal cilindro un percorso quasi netto: 5 top, 5 zone, 6 e 5 tentativi. A brevissima distanza lo segue Nicolò Sacripanti (Anime Verticali Ascoli) con 5 top, 5 zone 6 e 6 tentativi. Seguono con lo stesso numero di top e zone, ma con un numero maggiore di tentativi Niccolò Antony Salvatore (Gollum Climbing Academy), Michael Piccolruaz (Fiamme Oro), Pietro Vidi (Arco Climbing), Simone Mabboni (Crazy Center) e Matteo Baschieri (Just Climb! ASD).
Nel Gruppo A guida il gruppo Michele Bono (B-Side Torino) con 3 top, 5 zone, 9 e 16 tentativi, seguito da Nicolò Sartirana (Climbers Triuggio) e da Davide Marco Colombo (Fiamme Oro).
In semifinale la sfida è molto intensa e ad alto livello: ha la meglio Biagini, con 3 top, 4 zone, 4 e 4 tentativi, seguito con lo stesso numero di top e zone ma con più tentativi da Bono e Sartirana. Al quarto posto Colombo, al quinto Matteo Reusa (ASD Quota) e al sesto Luca Boldrini (Deva Wall). Piccolruaz rimane fuori dalla rosa dei finalisti e questo assegna quasi “d’ufficio” il titolo di circuito al suo sfidante Biagini.
Le finali sono state funestate da una vera e propria tempesta di pioggia e vento, che alla fine del terzo blocco ha costretto ad una breve interruzione per chiudere una parte di struttura e metterla al riparo dall’acqua che stava inzuppando i materassi e che poteva rendere pericolosa la situazione e inficiare le prestazioni degli atleti.
Biagini Inizia la finale col piede giusto, con un ottimo top, mettendo pressione agli avversari: solo Sartirana e Reusa conquistano la zona, ma nessun altro il top.
Nel secondo blocco Boldrini, Colombo e Biagini sfiorano il top, che viene però conquistato solo da Sartirana. Nel terzo blocco si fermano tutti alla zona, nessuno riesce ad agguantare il top, mentre nel quarto blocco Boldrini e Sartirana realizzano due top flash, dove nessuno degli avversari riesce ad aggiudicarsi la zona.
Vince così Nicolò Sartirana (2 top, 4 zone, 3 e 6 tentativi), e si tratta della prima tappa di Coppa Italia che si aggiudica, dopo un 2023 ricco di secondi posti.
Biagini conquista il secondo gradino del podio (1 top, 4 zone, 3 e 18 tentativi), dopo una qualifica e una semifinale perfetta, e Luca Boldrini guadagna meritatamente la medaglia di bronzo (con 1 top, 3 zone, 1 e 16 tentativi). Al quarto posto Reusa, al quinto Bono e al sesto Colombo.
Sartirana: “Sono veramente felice. Mi sono allenato tanto, la stagione scorsa sono arrivato spesso secondo e in tanti si aspettavano l’oro, ad inizio stagione avevo tanta pressione, ma stavolta avevo un mindset positivo: tappa stupenda, blocchi belli, mi sono divertito. Sono cresciuto molto in gara, imparando ad affrontare la pressione delle aspettative.
Dopo il 6° posto in Coppa del Mondo giovanile 2023, quest’anno ammette di avere mire più alte: “L’obiettivo è vincere la Coppa del Mondo, provare a competere con i più forti e vedere a che livello sono. Sono certo che più continuo ad allenarmi più mi avvicino a questo sogno.”
La Coppa Italia Boulder assoluta viene così conquistata a pieno merito da Pietro Biagini, al secondo posto Michael Piccolruaz, e al terzo Pietro Vidi.
Dopo la gara Biagini ha dichiarato: “Sono contentissimo per come ho gestito tutti i round della stagione. Mi appaga tanto la consapevolezza di saper gestire ogni round, adesso in finale ho una marcia in più rispetto all’anno scorso. Sono contento di come ho scalato, ma sono genuinamente contento anche per Nicolò, con cui spesso mi alleno, si è meritato la vittoria. Sono riuscito a salire sul podio in tutte le tappe: la cosa di cui sono più orgoglioso è proprio la consistenza che ho avuto su tutte e tre le tappe”.
Sul come è arrivato a questo miglioramento dice: “Ho lavorato molto su me stesso, ho capito chi sono e cosa voglio fare. Il mio scopo è vivere il presente per gareggiare contro me stesso, il risultato viene di conseguenza. Sono consapevole che potrebbero arrivare momenti no, ma riuscirò a gestirli in maniera migliore. Spero di arrivare a Roma con la stessa testa”.
Nella gara femminile di qualifica il gruppo A vede il dominio di Giulia Medici (SSD Sport Promotion), unica a raccogliere 5 top (5 top, 5 zone, 13 e 11 tentativi), seguita da Federica Papetti (Rock Brescia ASD), e da Francesca Matuella (Arco Climbing), mentre il Gruppo B è guidato da Federica Mabboni (Crazy Center) con 5 top, 5 zone, 14 e 12 tentativi, seguita da Leonie Hofer (AVS PAsseier) e da Beatrice Colli (Fiamme Oro).
La semifinale si dimostra spinosa per molte climber e il risultato finale vede in vantaggio Papetti (3 top, 4 zone, 6 e 4 tenativi) sulla Medici (3 top, 4 zone, 8 e 10 tentativi), con un interessante terzo posto di Caterina Dal Zotto (We Rock ASD). Quarto posto per Mabboni, quinto per Matuella e sesto posto, utile per entrare in finale, per Silvia Abate (CUS Catania).
In finale le 6 climber affrontano i propri limiti e le condizioni climatiche avverse con grande tenacia. Nel primo blocco 5 finaliste raggiungono il top (le più veloci sono Papetti e Matuella), mentre Giulia Medici non riesce a decodificare il primo problema e questo peserà sul risultato finale. Nel secondo blocco Medici è l’unica a raggiungere il top, che Papetti sfiora soltanto senza conquistarlo. Matuella e Abate conquistano la zona come Papetti.
Nel terzo blocco top per Matuella, Medici e Papetti e nel quarto conquistano il top tutte le finaliste tranne Mabboni e Abate che si fermano alla zona.
Vince la terza tappa nuovamente Federica Papetti (3 top, 4 zone, 4 e 7 tentativi), che si accaparra anche la Coppa di circuito. Argento per Francesca Matuella (3 top, 4 zone, 7 e 9 tentativi) e bronzo per Giulia Medici (3 top, 3 zone, 6 e 3 tentativi). Al quarto posto Dal Zotto, al quinto Abate e al sesto Mabboni.
Sul podio di Coppa Italia Boulder assoluta, oltre a Papetti, salgono al secondo posto Giulia Medici e al terzo Beatrice Colli.
La vincitrice a tutto tondo, Federica Papetti, ha dichiarato: “Sono riuscita a rimanere concentrata su ogni blocco limitando al minimo gli errori, cercando di fare al primo tentativo il miglior giro possibile. il terzo blocco l’ho sbagliato in alto, ma gli altri li ho fatti bene e questo mi ha ripagato. Sono contenta di com’è iniziata la stagione, passerà tempo prima delle gare internazionali, ma sono molto motivata e, nonostante alcuni elementi a volte non vadano bene, poi però vedi i risultati e ti rendi conto che ne è valsa la pena”.
La Coppa Italia Boulder Giovanile viene conquistata da Stella Giacani (The Change), al secondo posto Elena Brunetti (Climbing Side) e al terzo posto Matilda Moar (AVS Brixen). Mentre per la categoria maschile si aggiudica la vittoria Riccardo Vicentini (Lupi Climbing Team), al secondo posto Francesco Marchionni (Gollum Climbing Academy) e al terzo Simone Belardinelli (Climbing Side).
Adesso occhi puntati sul Campionato Italiano Boulder, alla Monkey Island di Roma, il 23 e 24 marzo, che decreterà il Campione e la Campionessa Italiani 2024.
A seguire potremo tifare i nostri boulderisti azzurri nelle varie gare internazionali: la prima Coppa Europa Giovanile a Curno dal 5 al 7 aprile, la prima prova di Coppa del Mondo in Cina, a Keqiao, l’8-10 aprile e la prima tappa di Coppa Europa a Klagennfurt il 26 e 27 aprile.
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