L’Inter esce dalla Coppa Italia dopo un match gagliardo e dai due volti. Meglio il Napoli nel primo tempo, anche se le occasioni latitano da entrambe le parti. L’ingresso di Alvarez nelal ripresa conferisce ai nerazzurri quella qualità necessaria per ripartire, ma l’erroraccio di Motta complica i piani. La reazione è veemente e solo la miopia di Celi non consente all’Inter di pareggiare e andare sopra di un uomo. Evidentemente, quest’anno il Napoli è stregata per l’Inter. In tutti i sensi…
4-4-1-1 CON SCARSO TURN-OVER. Altro che coppetta. Sia Ranieri che Mazzarri optano per due formazioni vicinissime a quelle titolari. Di fatto, il Napoli manda in campo la formazione-tipo, senza risparmiare nessuno. In casa Inter, invece, ci sono i forfait per influenza di Lucio e Pazzini, mentre Julio Cesar e Alvarez siedono in panchina. Titolari, dunque, sia Cambiasso che Maicon, così come Sneijder e Milito, per un 4-4-1-1 teso a pungere con ripartenze puntuali. Punto fermo del centrocampo resta Thiago Motta, nonostante le mille voci di mercato che lo vogliono prossimo al Paris St. Germain. Fermi ai box Forlan, Stankovic e Nagatomo.
INTER GRANITICA. Quella che si presenta al San Paolo è la solita Inter da battaglia, tutta racchiusa in trenta metri e propensa a colpire solo di rimessa. Il Napoli cerca la manovra avvolgente, ma trovare spazio tra le maglie nerazzurre è davvero complicato. All’11’ proteste nerazzurre per un mani di Cannavaro al limite dell’area: si prosegue. I partenopei si vedono al 14′: cross di Lavezzi e Hamsik non impatta a dovere. La migliore chance del primo tempo capita sui piedi di Maggio: Chivu si perde l’esterno di casa, e ci vuole tutta la bravura di Castellazzi per evitare il peggio. L’Inter potrebbe colpire subito dopo, ma Sneijder è egoista e conclude a rete da limite: De Sanctis c’è.
SALE LA TENSIONE. Da qui in avanti il primo tempo vivrà di continue proteste sulle decisioni arbitrali. Al 25′ si parte con un fallo fischiato a Samuel per intervento cristallino su Lavezzi: Gargano sfiora il gol direttamente da piazzato. Al 23′ lo stesso Samuel stacca benissimo su angolo di Sneijder, però indirizza troppo centralmente. Gargano, intanto, viene ‘salvato’ dal giallo in due occasioni: prima atterra secco Zanetti, poi interviene da tergo su Motta. Celi sorvola anche quanto è proprio l’uruguaiano a subire un’entrataccia di Sneijder, con l’olandese che rischia. Poi un episodio scatena le proteste del solito Mazzarri e del pubblico di fede napoletana: Chivu e Cavani vanno spalla a spalla al limite dell’area: Celi lascia proseguire, ma il Napoli s’infuria. Sempre Napoli sul finire di frazione: prima uno scivolone di Chivu permette a Maggio di crossare in maniera pericolosa, poi, al 41′, Aronica si viene a trovare in posizione favorevole, ma conclude lemme lemme con il piatto destro.
SI RIPARTE CON ALVAREZ IN CAMPO. C’è Alvarez in campo al posto di Obi, un cambio che va inquadrato con la volontà di Ranieri di spingere maggiormente e cercare di più la manovra articolata. Una sorta di 4-3-2-1 con l’ex Velez e Wesley alle spalle di Milito. MA un’ingenuità di Motta in fase di disimpegno causa un calcio di rigore per fallo dello stesso numero 8 su Cavani: l’uruguaiano non sbaglia e fa 1-0. Al 57′, però, è clamoroso l’abbaglio di Celi: Maggio trattiene Milito innescato da Alvarez e non si fischia nulla. Sarebbe rigore e rosso, ma Celi ammonisce il Principe per simulazione.
RICKY, COSA FAI? Sneijder impensierisce De Sancits da calcio piazzato: siluro respinto dal portiere. E al 62′ è davvero terrificante il suo destro che lambisce il palo alla destra di un De Sanctis apparso fuori causa. Allora Mazzarri, rimbrottato da Milito dopo l’assurda decisione di Celi, toglie Lavezzi e mette l’ex Pandev. La palla-gol capita sui piedi di Alvarez imbeccato da Sneijder: tutto solo dinanzi al portiere, l’argentino conclude incredibilmente piano. Nell’altra area, invece, è provvidenziale Samuel, che interviene alla disperata su Cavani, mentre poco dopo Pandev conclude alto da ottima posizione. Gara aperta rispetto al primo tempo, ma ora è il Napoli a non riuscire a ripartire. Ranieri manda in campo anche Zarate per Thiago Motta: Inter a trazione anteriore.
FINALE CONCITATO. Il 4-2-3-1 di Ranieri mette pressione alla fase difensiva del Napoli, ma è un errore di Castellazzi a favorire l’occasione per Gargano: il numero 12 interista rimedia in uscita. E sull’altro fronte ancora Sneijder cerca il jolly dal limite: destro a lato di pochissimo, sfortuna nera. All’87’ è De Sanctis-show: il numero uno azzurro interviene prima su Zarate, poi su Cambiasso: doppio miracolo nella stessa azione per lui. L’Inter preme in maniera convincente, ma il Napoli si scopre pure fortunato. E nell’ultimissimo secondo trova anche il raddoppio ancora con Cavani, che approfitta di un’Inter totalmente sbilanciata.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]