Il Barcellona ha fatto sapere che i tagli avranno effetto a partire dallo scrso 13 marzo, non però le cifre. Cassa integrazione per lo staff
BARCELLONA – Il Barcellona taglierà gli stipendi dei suoi giocatori. Il club azulgrana ha comunicato, con una nota ufficiale, che sarà in atto questa decisione, senza però far sapere le cifre del taglio salariale.
I tagli avranno effetto retroattivo a partire dallo scorso 13 marzo, quando è cessata l’attività e gli stipendi torneranno a essere pagati regolarmente quando sarà possibile riprendere gli allenamenti. Per lo staff invece sarà, invece, istituita una cassa integrazione sulle cui cifre il Barcellona dovrà giungere a un accordo con i sindacati.
Il comunicato
“La dichiarazione dello stato d’allarme del 14 marzo, a seguito dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo per la pandemia di coronavirus, ha significato la cessazione di tutte le attività, sportive e non, del nostro club – si legge nel comunicato –. In questo scenario, il Cda ha deciso di attuare una serie di misure per mitigare gli effetti e ridurre le conseguenze di questa crisi. Tra le misure adottate quelle relative al luogo di lavoro, motivate dalla necessità di attuare misure per adattare gli obblighi contrattuali del personale del club alle nuove e temporanee circostanze”.
“Riguarda la presentazione dei diversi file relativi nel campo sportivo (calcio e altri sport professionistici), così come nel resto del personale non sportivo – continua il comunicato – che verranno esaminati davanti al dipartimento del Lavoro della Generalitat de Catalogna, una volta che il club avrà condiviso con tutto il personale, sportivo e non, gli aspetti relativi a queste misure e il loro campo di applicazione. Si tratta di una riduzione della giornata lavorativa, imposta dalle circostanze e dalle misure di protezione attuate e, di conseguenza, della riduzione proporzionale della remunerazione prevista nei rispettivi contratti; misure che il club intende attuare scrupolosamente a seguito degli standard formali di lavoro, secondo i criteri di proporzionalità e, soprattutto, correttezza, con l’unico obiettivo di riprendere l’attività il più presto possibile”.