GENOVA – In una intervista rilasciata a Repubblica, Claudio Rainieri, tecnico della Sampdoria, si é detto scettico sulla ripresa del campionato e dubbioso sulla possibilità ad allenarsi in tempi brevi.
“Non ha senso parlarne ora. Il calcio può aspettare – ha esordito l’allenatore blucerchiato- Di fronte alle migliaia di morti, in questo momento i giocatori hanno un solo dovere: stare a casa. Non basta applaudire medici e infermieri, chiamarli eroi. Aiutiamoli per davvero”
«”Il governo può dire ricominciamo o no, ma spetta ai medici deciderlo -ha proseguito Ranieri. Si è capito che questo virus può dare complicazioni al cuore: prima di tornare ad allenarsi, vale per la Sampdoria e per tutte le squadre è dovere dei medici ridare ad ogni atleta l’idoneità completa. Non solo una visita generale ma approfonditi controlli cardiaci. Con la salute -ha concluso – non si scherza.”
Ranieri si é così mostrato in linea con il pensiero del Presidente ella Sampdoria, Massimo Ferrero, che i giorni scorsi dichiarò che i giocatri non devono essere condderati macchine. “Immaginatevi Gabbiadini, avuto il Coronavirus, si è ripreso da poco e devo dirgli magari che a maggio si torna in campo -aveva detto– Non è una macchina, che è spenta e la riaccendi. E che testa avrà per giocare? E poi chi ci andrà allo stadio? La gente? E come, con le mascherine? Basta parlarsi addosso. Affrontiamo questo momento con testa e dignità”.
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