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Coronavirus, ripresa campionati: le perplessità dell’infettivologo Bassetti

Per l’infettivologo le strutture sanitario potrebbe non reggere il carico di tamponi previsto dal Protocollo stilato dalla FIGC

GENOVA – Interpellato sulla possibile ripresa del campionato, ai microfoni dell’emittente genovese Primocanale l’infettivologo Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha espresso tutte le sue perplessità.

Per tornare in campo, la Figc ha previsto un protocollo ben preciso, che Bassetti ritiene sia fatto molto bene perché tende alla sicurezza massima per i calciatori e l’ambiente. I dubbi nascono sulla sua sostenibilità e fattibilità. Già solo per le squadre di calcio professionistiche della Liguria sono previsti 800-1000 tamponi. Un carico significativo che bisogna vedere se le strutture sanitarie saranno in grado di reggere. Il Professore ha spiegato che per effettuare due tamponi alla ripresa degli allenamenti e poi ancora due dopo una settimana e in aggiunta i test sierologici significa far muovere per ogni squadra, tra giocatori e staff circa 50 persone. In Liguria, tra Serie A e B, ci sono quattro squadre, senza dimenticare che, se riparte il calcio, riprenderanno anche altri sport, come il nuoto e anche in quel caso le federazioni dovrebbe prevedere delle misure. Bisogna organizzarsi, magari avvalendosi anche dell’ausilio dei laboratori privati che fanno questi test, ma é convinto che ci sarebbe una serie di problemi oltre a quello dei reagenti.

Foto tratta dalla pagina Faceboo Matteo Bassetti

Marina Denegri
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Marina Denegri

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