Pomeriggio amaro quello trascorso ieri dal tecnico giallorosso, Serse Cosmi, dopo lo scontro diretto perso in casa contro la Fiorentina. Gli applausi ed il calore dello sportivissimo pubblico leccese ha in parte addolcito un’amara giornata che condanna quasi aritmicamente alla B la squadra pugliese. Queste le parole riportate sul sito ufficiale della società:
‘Questa non è certo una bella giornata per noi, ma bisogna saper vivere con sportività anche queste situazioni, come richiede il nostro ruolo. Il calcio è uno sport che ci offre il privilegio di poter vivere tanti momenti esaltanti, riservandoci, ovviamente, anche amarezze. Il pubblico giallorosso, oggi, ha dato una grande lezione di stile, con il suo abbraccio alla squadra a fine partita. Non c’è ancora la retrocessione aritmetica del Lecce ma, di sicuro, questa tifoseria moralmente resta in serie A. Va detto che la squadra ha dato tutto e con i risultati ottenuti finora è riuscita a disturbare il campionato di molte altre squadre, creando apprensione a società che stavano già programmando il ritiro estivo, costringendole, di fatto, a lottare fino agli ultimi novanta minuti. A mitigare un pò la delusione per questa sconfitta è l’immagine di questo stadio che applaude i suoi giocatori ed il suo allenatore: sono orgoglioso che, in un momento così negativo per il calcio italiano, qui a Lecce si possa assistere a scene così belle.
Le ultime tre sconfitte casalinghe hanno certamente pesato sulla nostra situazione di classifica, ma non possiamo sottovalutare anche altri aspetti, come il difficile girone d’andata e la grande rincorsa condizionata, purtroppo, da un organico impreparato a supportare un finale di campionato con tanti impegni ravvicinati. Resto estremamente convinto del fatto che farci scendere in campo a quarantott’ore dal match di Torino sia stata una profonda mancanza di sensibilità nei nostri confronti. Chi ha giocato a calcio sa benissimo cosa questo possa significare per una squadra impegnata in una sfida decisiva. Sfortunatamente, le cose sono andate in questo modo e noi siamo stati immolati sull’altare di una scelta che continuo a ritenere incomprensibile. La retrocessione ci può anche stare, ma questo pubblico e questa città non meritavano di vedere la propria squadra dover affrontare una partita così importante in queste condizioni’.