Cosmi: “Muriel potenziale campione” Sannino: “Bene per un’ora”

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Al termine di Lecce-Siena hanno parlato i due tecnici che hanno analizzato la partita. Secondo Cosmi bisogna restare con i piedi per terra ed elogia Muriel e Cuadrado. Sannino invece si vede soddisfatto per la prima ora dei suoi ma richiama il gruppo a ritrovare l’entusiasmo giusto che ha loro permesso di ottenere grandi risultati ad esempio contro la Roma. Queste le dichiarazioni riportate sui siti ufficiali delle due società:

COSMI – “Di fronte a questa prestazione e a questo risultato c’è grande gioia da parte nostra. Tuttavia, il calcio mi ha insegnato che i risultati, soprattutto quelli eclatanti, occorre saperli leggere correttamente. Non dico che i nostri gol, peraltro molto belli, siano stati frutto di casualità, ma sarebbe sciocco pensare che questo 4-1 abbia fornito risposte definitive al nostro campionato. Già domenica prossima a Cagliari, infatti, per noi sarà un’altra partita e per tale motivo è opportuno dimenticare al più presto il risultato maturato al termine di questo match. Il punteggio avrebbe qualche importanza soltanto a fine campionato, in un eventuale confronto tra le due squadre nel numero di gol realizzati negli scontri diretti, ma, per il resto, guai a lasciarsi ingannare dalle proporzioni di questo risultato.  Analizzando nel complesso la gara, va detto che il Siena del primo tempo si è rivelato la squadra che in assoluto ci ha messo in maggiore difficoltà, finora, dal punto di vista del gioco e sul piano tattico. Noi, invece, abbiamo avuto un impatto psicologico troppo teso e nervoso poichè sapevamo benissimo che un solo risultato, oggi, poteva ancora infonderci speranza.

Il pareggio di Muriel e la parata di Benassi su Calaiò sono stati gli episodi chiave che ci hanno consentito di restare in partita. Nell’intervallo, la squadra ha smaltito la tensione ed il nervosismo, rientrando in campo più consapevole sia delle qualità del Siena ma soprattutto delle proprie.  Per quel che riguarda Muriel, oggi chiunque avrà potuto notare che la scelta di farlo partire dalla panchina domenica scorsa a Bergamo ha dato i suoi frutti. Da allenatore accetto qualsiasi critica, ma se c’è una qualità che mi riconosco è quella di sapere come trattare e motivare i miei giocatori. Alla fine l’ho abbracciato dicendogli che lui è il calciatore visto oggi. È un potenziale campione, ma non possiamo eccedere con i complimenti perchè ci si espone sempre a dei rischi, e non è opportuno quando si è chiamati a confermarsi sette giorni dopo. Comunque, andar via palla al piede con quella padronanza e quella velocità l’ho visto fare solo ad un giocatore come Ronaldo; nella sua serpentina, tutto lo stadio e la nostra panchina seguiva i suoi dribbling muovendosi con lui; ma, ribadisco, per la sua consacrazione sono ancora necessari ulteriori passaggi.

Anche Cuadrado ha realizzato un gol fantastico: quando è partito, ho pensato che per noi era importante portare palla a centrocampo, poi sulla trequarti ho pensato che sarebbe stato importante anche conquistare un calcio di punizione, poi, una volta in area, ho pensato: “Ora fa il solito Cuadrado e conclude fuori”. Ed invece, ha mantenuto la freddezza necessaria per realizzare un gran gol.  Questo successo vale tanto se siamo in grado di comprendere il risultato. Nel calcio, bisogna saper interpretare correttamente sia le proprie sconfitte sia  le proprie vittorie, se non si vuole costruire sulla sabbia. Il nostro finale di campionato deve essere fondato, invece, su basi molto solide e già domenica prossima a Cagliari riusciremo a scoprire se questo risultato avrà inciso in maniera positiva o negativa sui miei giocatori”.

SANNINO – “Per un’ora siamo stati il solito Siena, abbiamo giocato con la solita intensità e anzi potevamo raddoppiare. Poi, dopo l’incredibile rete concessa al Lecce con un uomo che è partito dalla linea laterale, nell’ultima mezz’ora siamo spariti. Dobbiamo ripartire da qui, per analizzare i nostri errori e capire cosa non è andato. Torniamo a casa con un fardello pesante ora con il Catania la partita diventa di vitale importanza. Dobbiamo ritrovare l’entusiasmo che ci ha portato ai risultati conquistati fino alla gara con la Roma. È tutto più difficile dopo questa sconfitta, è vero, ma è in momenti come questo che si vedono i veri uomini. L’arbitro può sbagliare, noi dobbiamo comunque essere superiori a certi episodi. Era rigore, ma tanto dirlo adesso non cambia niente”.