A Cristiano servono 8 minuti per siglare la rete che decide il match. Il resto è davvero poco interessante. Il Messico regola la Nuova Zelanda ma con qualche rischio
MOSCA – Brutta no. Perché per dire brutta bisogna che qualcosa accada. Invece Russia-Portogallo di fatto non ha visto succedere nulla. Escluso il gol di Cristiano Ronaldo. Che poi era abbastanza preventivabile, sai alla prima non ha segnato ed è raro che faccia cilecca due volte di fila, ergo ci mette 8 minuti a segnare. E magari uno si aspetta la goleada, o almeno la reazione dei padroni di casa. Invece niente di interessante. Il Portogallo la conduce in porto senza particolari problemi. La Russia non si sforza più di tanto di trovare almeno il pareggio. Tutti contenti così.
Con la vittoria sulla Russia per Cristiano e soci si spalancano le porte della semifinale. Quattro punti come il Messico e testa del girone, la Russia (battuta) segue a 3 e la Nuova Zelanda è già fuori con la casella punti vergine. Se CR7 e soci decideranno di non voler rischiare nulla per arrivare primi nel girone potrebbe finire davvero in goleada contro i Neozelandesi. Staremo a vedere.
Il Messico vince e aspetta la Russia per giocarsi il passaggio del turno
Ammesso che il Portogallo è praticamente passato, servirebbe un particolare incastro perché esca, chi gli farà compagnia al prossimo turno? A questa domanda risponderà Russia-Messico, ultima partita del girone A. I messicani sono a pari punti con i portoghesi al comando, anzi in realtà sono primi perché a parità di differenza reti hanno siglato un gol in più. Adesso però il Portogallo ha da vedersela con la Nuova Zelanda, mentre i messicani si giocano tutto in novanta minuti contro i padroni di casa. Posizione non particolarmente comoda. Intano contro la Nuova Zelanda i centroamericani hanno faticato non poco.
In svantaggio sul finire del primo tempo a causa del gol di Wood. Nel secondo tempo i messicani sono venuti si fuori, ma hanno dovuto fare i conti con la resistenza dei Kiwi. Anche se il gol del pareggio è arrivato appena toranti in campo, minuto 46 con Jimenez. Per effettuare il sorpasso si è dovuto aspettare il settantaduesimo, quando Peralta è infine riuscito a segnare il 2 a 1.
Nuova Zelanda che saluta già il torneo senza punti ma senza vergogna. Nelle due partite disputate fin qui ha infatti espresso un calcio funzionale seppur ruvido. A dimostrazione che il verbo di eupalla sta arrivando anche nella nazione il cui cuore è a forma di palla ovale.