CROTONE – Un anno da favola. Si potrebbe definire così il 2016 del Crotone.
La promozione storica in Serie A
Una favola che inizia il 29 aprile scorso quando a Modena la squadra calabrese conquista il punto necessario per festeggiare la sua prima promozione in serie A con tre giornate di anticipo, dopo 93 anni di storia e al termine di una stagione condotta sempre ai vertici.
Per raggiungere l’Olimpo del calcio italiano ci sono voluti 82 punti, 23 vittorie e 8 pareggi. E ci sono voluti un allenatore con il testa il modulo fisso, Ivan Juric, che dopo aver militato tra gli “Squali” come giocatore dal 2001 al 2006, ha saputo plasmare e trasmettere entusiasmo a questa squadra giovane di età media inferiore ai 25 anni, e un attaccante scovato nella serie B tedesca, il croato Ante Budimir, autore di una stagione da sedici gol.
Sono questi gli ingredienti ben amalgamati del successo dei pitagorici.
L’approccio con la massima categoria
L’estate é foriera di cambiamenti. Juric e Budimir emigrano con destinazione Genova, Davide Nicola siede sulla panchina rossoblù, partono anche Torromino, Balasa, Ricci mentre arrivano Ceccherini, Rohden, Sampirisi, Rosi.
Una trasformazione forte per una squadra che per qualche mese soffre il fatto di giocare “in casa” a Pescara perchè lo “Scida” é troppo piccolo per accogliere il gotha del calcio italiano ed é oggetto di lavori di ampliamento, fatica a trovare la mentalità giusta per affrontare la Serie A, é la Cenerentola del campionato.
Aria di cambiamento
A ottobre si ritorna “tra le mura amiche” e da quel momento la musica cambia. Arriva la prima vittoria casalinga contro il Chievo, si prende a poco a poco coscienza che con un approccio diverso agli ultimi minuti di gioco i punti raccolti sarebbero molti di più, si conquista il successo nello scontro diretto per la salvezza contro il Pescara, si abbandona l’ultimo posto in classifica, cresce la speranza di potercela ancora fare a rimanere in Serie A.
La favola del Crotone continua così, tra illusioni e cadute, ma con la speranza che, come quella di Cenerentola, possa avere un lieto fine.