LA TATTICA – Ranieri contro Slutsky. Due tecnici concreti e che amano stravolgere il meno possibile le proprie formazioni. Il Cska, infatti, non è praticamente cambiato negli ultimi anni. L’Inter, invece, è cambiata parecchio, anche se lo zoccolo duro resta quello. Contro il Bologna si è visto un 4-4-2 stretto e saggio, con Obi e Coutinho ad agire sugli esterni a supporto di Forlan e Pazzini. Molto probabilmente, anche a Mosca rivedremo il medesimo schema tattico, con qualche variante obbligata. Senza Sneijder, Stankovic, Motta, Muntari e Poli, i problemi saranno soprattutto a centrocampo. In mezzo non ci sono dubbi sull’accoppiata argentina Cambiasso-Zanetti, mentre sulle fasce quattro uomini per due maglie: Obi, Jonathan, Coutinho e Alvarez. Anche dietro si va verso la conferma di tutto il pacchetto visto al Dall’Ara. In attacco, senza Forlan e Castaignos, probabile il tandem Pazzini-Milito, con Zarate ancora in panca.
GLI AVVERSARI – Contro il Volga, Slutsky ha mandato in campo un 4-4-2 aggressivo, che ha consentito ai suoi di conquistare i tre punti in campionato dopo lungo tempo. Era da quattro gare ufficiali, infatti, che il Cska non faceva bottino pieno. I rossoblu moscoviti non attraversano un buon momento: lo scorso luglio erano a + 7 sulle inseguitrici, poi, con sole due vittorie nelle ultime otto gare, si sono ritrovati 2 punti sotto lo Zenit. In estate, dal mercato è arrivato il solo Gabulov dall’Anzhi (già al Cska tra il 2004 e il 2006) per sostituire in porta l’infortunato Akinfeev (legamento crociato del ginocchio sinistro). Oltre al portiere della Nazionale russa, fuori causa in molti: Schennikov (caviglia), Honda (ginocchio destro), Mark Gonzalez (anca) e Necid (ginocchio sinistro). In dubbio pure il difensore Vasin, reduce anche lui da un problema al crociato. Probabile formazione (4-4-2): Gabulov; Nababkin, V. Berezutski, Ignashevich, A. Berezutski; Sekou Oliseh, Mamaev, Aldonin, Dzagoev; Doumbia, Vagner Love.
I PERICOLI – E’ Seydou Doumbia il giocatore più pericoloso della squadra di Slutsky. Contro il Volga, l’ivoriano è andato a segno per la settima volta nelle ultime 6 gare. Velocità e senso del gol le sue caratteristiche migliori. Senza Necid, sarà verosimilmente Vagner Love ad affiancare Doumbia sulla linea d’attacco. Attenzione anche al talentuoso Dzagoev: discontinuo sì, ma spesso geniale. Pesanti le assenze di Honda e Mark Gonzalez, che tolgono imprevedibilità e classe al reparto.
DOVE COLPIRE – Come quasi tutte le squadre del girone, anche il Cska ha nella lentezza dei due centrali il ‘tallone d’Achille’. Forti fisicamente, ma perforabili in rapidità: i due Berezutski e Ignashevich avranno certamente più di qualche grattacapo con la qualità degli avanti di Ranieri. In tal senso, potrebbero tornare utili sia le invenzioni di Coutinho, sia i dribbling di Zarate.
OCCHI PUNTATI SU… – Diego Milito. Partito in panchina a Bologna per lasciar spazio a Pazzini-Forlan, il Principe sarà certamente titolare contro il Cska. Al Dall’Ara, inoltre, il suo ingresso in campo al fianco del Pazzo è coinciso con il nuovo vantaggio nerazzurro, dimostrando che i due possono coesistere senza problemi. L’argentino ha messo in mostra anche una brillantezza fisica che sembrava smarrita durante tutta la scorsa stagione: l’Europa chiama, il Principe vuole rispondere sul campo. A suon di gol.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]
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