C’è un’aria strana in città la notte prima del derby. Durante la settimana molti tifosi hanno provato ad isolarsi, a non pensare, a non sentire radio, tv, giornali, siti ma la notte prima è difficile rimanere indifferenti al fascino di una gara che, è vero, vale sempre tre punti ma non sarà mai uguale alle altre. Con buona pace di Zeman. Nelle vie della Capitale si parla solo di formazioni, scaramanzie, pronostici, speranze, timori, sfottò: il derby è qualcosa di difficile da spiegare a chi non ne abbia mai vissuto uno. C’è poco di logico e questo si riflette anche in campo dove, citando testualmente Luis Enrique, serviranno “cuore e passione”.
A prescindere dalla rivalità cittadina, per la Roma sarà un esame importante dopo la batosta di Bergamo. Vincere ridarebbe slancio alla folle corsa per il terzo posto e serenità ad un ambiente dilaniato dalle polemiche per l’esclusione di De Rossi, contro l’Atalanta. I giallorossi proveranno a sfondare sulle fasce, con Borini e uno tra Bojan e Lamela che dovranno vedersela con Scaloni e Garrido. La Lazio farà una gara di attesa con la squadra di Luis Enrique che dovrà essere brava a far circolare velocemente il pallone cercando di aggredire subito il portatore di palla avversario, in modo da sporcare le ripartenze della formazione di Reja. Sarà una partita da giocare sul filo dei nervi. Serviranno tanta esperienza e massima concentrazione, tanta voglia e tanta determinazione. E’ una partita da vincere, assolutamente.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]