FORMELLO – Avversario nuovo, strategia diversa. E’ l’equazione del matematico Reja, che di volta in volta sceglie l’assetto più funzionale in relazione alla disposizione in campo degli avversari. Le indicazione all’antivigilia dell’incontro con il Chievo lasciano pensare ad una nuova variazione tattica, proprio in virtù del modulo utilizzato dai veneti, il 4-3-1-2.
A SPECCHIO CON IL CHIEVO – Reja sta pensando ad una Lazio speculare alla formazione di Poli, ed in particolare sta riflettendo sull’opportunità di ripresentare il cosiddetto rombo di centrocampo che in questa stagione è stato schierato nel primo tempo con il Bologna. Non un precedente esaltante per la verità: in quell’occasione, infatti, Hernanes e compagni faticarono a trovare spazi, andarono puntualmente a sbattere sul fortino eretto da Malesani. L’incontro svoltò nella ripresa, quando venne sacrificato Zàrate per Kozak, con Rocchi che si allargò sulla sinistra.
Ora, a 48 ore dalla sfida del “Bentegodi”, il 4-3-1-2 (o 4-3-2-1) torna d’attualità, anche se solo la rifinitura che andrà in scena domani potrà dare delle sentenze certe. In attesa di ulteriori riscontri, vanno registrate le prove odierne, in cui il tecnico goriziano ha insistito molto su questo tipo di disposizione. L’ha testata prima nel corso di una partitella in famiglia, ha proseguito poi quando ha diretto una serie di esercitazioni di attacco contro difesa. Ledesma è tornato a muoversi da unico centrale di centrocampo, con Brocchi alla sua destra e prima Bresciano, poi Mauri posizionati sul centro-sinistra.
MATUZALEM ANCORA FUORI? – Una soluzione che precluderebbe il rientro dal primo minuto di Francelino Matuzalem, non adatto secondo Reja a muoversi nella posizione di mezz’ala mancina: “E’ un costruttore di gioco, per metterlo in condizione di fare bene ha bisogno di giocare nel cuore del campo”, ha spesso ribadito il tecnico carnico. In questo contesto, davanti al terzetto centrale, Hernanes agirebbe (come di consueto) in posizione di trequartista centrale alle spalle di due punte a scelta tra Floccari, Rocchi e Zàrate. Malgrado sia reduce da sofferenze muscolari, l’unico apparentemente certo di una maglia è il bomber di Vibo Valentia, che contro il Milan ha dato segnali incoraggianti circa la sua tenuta atletica. Se sta bene, è considerato l’elemento imprescindibile, il vero “regista offensivo” della squadra.
ROCCHI VS ZARATE – Alle spalle del calabrese, tornano a sgomitare come ai vecchi tempi il capitano e l’argentino (Foggia dovrebbe tornare in panchina). Entrambi possono vantare una buona condizione, il ballottaggio è aperto, molto dipenderà da come Reja vorrà stanare il Chievo. Con Rocchi la squadra tornerebbe ad attaccare con due punte di ruolo, utilizzando Zàrate potrebbe sfruttare con maggiore continuità anche le corsie esterne. Oggi il numero 10 è stato provato nella formazione dei “non fratinati”, schierata con un 4-2-3-1. Era il trequartista di destra al quale Reja ha più volte urlato i movimenti da rispettare: “Vieni incontro al portatore di palla, scarica e attacca la profondità”.
4-2-3-1 – La sensazione è che l’opportunità di rilanciarlo sta solleticando il tecnico. Potrebbe farlo da seconda punta, ma anche, come detto, nel 4-2-3-1. L’ipotesi di conservare il modulo delle ultime due gare, infatti, resta ancora viva. Le prove odierne di 4-3-1-2, infatti, potrebbero anche essere interpretate come la volontà di testare degli accorgimenti al modulo utilizzato dal Chievo. In questo caso, le carte andrebbero nuovamente rimescolate e tornerebbe in ballo anche Matuzalem. Dubbi leciti, visto la capacità di mischiare le carte espressa da Reja negli ultimi tempi.
SI FERMA LICHTSTEINER, STENDARDO CHIEDE SPAZIO – Possibili cambiamenti, potrebbero esserci anche in difesa, dove Stendardo chiede a gran voce una maglia da titolare. Nella prima fase dell’allenamento di oggi, il centrale partenopeo è stato schierato al fianco di Biava, con Dias inizialmente relegato tra le ipotetiche riserve. Non è escluso che Reja stia pensando ad un turno di riposo per il brasiliano. Chi rischia seriamente di collezionare la sua seconda apparizione consecutiva dal primo minuto è il giovane Cavanda. Sul finire dell’allenamento, infatti, si è fermato Stephan Lichtsteiner, che dopo la panchina con il Milan sembrava destinato a tornare in campo dall’inizio. L’esterno elvetico ha abbandonato anzitempo il campo zoppicando vistosamente, a causa di un movimento brusco della caviglia destra. E’ stato prontamente soccorso, l’entità del danno verrà valutato nelle prossime ore. La partita in terra veneta è vicina, l’allarme è scattato.
AUGURI A LEDESMA – Ultima nota dedicata al neo-ventottenne Cristian Ledesma. All’ingresso in campo, il centrocampista argentino è stato festeggiato ed applaudito dal resto dei compagni. Quanto sono lontane le polemiche di un tempo: “Sono doppiamente felice perché è un momento positivo, non diciamo buono perché magari ci portiamo dentro la sfortuna – scherza il numero 24 ai microfoni del sito ufficiale della società – . Sono felice per la scelta che ho fatto. Lo festeggerò in famiglia e con gli amici intimi”.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]