Domenica a Firenze la Fiorentina troverà un avversario speciale, Dario Dainelli, capitano di una Viola bella e vincente. Violanews.com lo ha contattato per un commento su Fiorentina-Chievo.
Che tipo di accoglienza si aspetta domenica a Firenze, cosa ha provato quando è tornato con la maglia del Genoa?
“Quando sono tornato da avversario, con la maglia del Genoa, i tifosi mi hanno accolto benissimo. È stata una vera emozione, spero di riviverla in occasione di Fiornetina-Chievo di domenica”.
Fiorentina-Chievo è una sfida salvezza: quanto rischia la Fiorentina, visto che deve fare la partita?
“Non si tratta solo di Fiorentina o Chievo. Lo dice la classifica. Fino a che non raggiungi quota 40-41 punti non sei salvo. E tutte le squadre che non hanno ottenuto quel bottino oggi sono invischiate in questa lotta, chiaramente tutti entrano in campo per conquistare i tre punti, che – a questo punto della stagione – valgono ovviamente doppio”.
Conoscendo l’ambiente viola, vede una mancanza di personalità da parte di alcuni giocatori?
“Nel calcio ci sono troppe componenti, tante variabili. Quando una stagione non gira nel verso giusto, le colpe sono di tutti e di nessuno nello specifico. Bisogna fermarsi, arginare i problemi, siperare le difficoltà. E ripartire”.
Con Corvino se n’è andato uno degli ultimi leader di una Fiorentina vincente: come si costruisce un nuovo ciclo?
“Queste sono considerazioni che possono essere fatte dalla dirigenza, non dai giocatori. Noi dobbiamo pensare a lavorare sul campo. Ora, ripredisposte le basi societarie, i presupposti per un nuovo ciclo ci sono. Poi ovvio, ci sarà bisogno di tempo”.
[Niccolò Gramigni – Fonte: www.violanews.com]