Bari al prima crocevia importante della sua stagione. Dopo le prime quattro gironate, disputate tutte contro squadre sulla carta più forti e quotate, il collettivo di mister Ventura, contro il Brescia, inizia un nuovo tuor di partite ricche d’insidie. Il bilancio di questo primo mese di campionato non può che essere positivo. Alla vigilia, Juvents, Napoli, Cagliari ed Inter potevano significare anche zero punti in classifica. Il galletto, invece, ne ha raccimolati ben cinque, perdendo malamente, ma comprensibilmente, solo contro i campioni d’Italia ed Europa.
Come detto, adesso sotto con un altro quartetto di gare dal sapore forte, dalle difficoltà pronunciate. In ordine cronologico, i biancorossi affronteranno, a partire da domenica, il Brescia (seconda in classifica ed autentica rivelazione di questo inizio di stagione), Genoa, Lazio e Fioirentina. Squadre importanti, che poco o nulla hanno da invidiare alla compagine pugliese. Il Bari, però, deve riprendere a vincere e soprattutto a segnare, altrimenti, quello che sembrava un traguardo raggiungibile con facilità estrema, ovvero la salvezza, potrebbe diventare corsa faticosa e pericolosa da consumare. I punti, come la passata stagione, è adesso che bisogna conquistarli.
L’ultimo Bari “ammirato” a Milano contro l’Inter, è sembrato un Bari un po troppo in difficoltà, soprattutto in fase di possesso (la sua qualità migliore) e di proposizione offensiva, venuta quasi del tutto a mancare durante l’arco di un match che ha messo in evidenza i limiti tecnici di un gruppo forse orfano ancorsa di alcune pedine importanti. Mister Ventura deve adesso fare la differenza. Il galletto non è in crisi, ci mancherebbe, ma sembra aver bisogno di alternative, tattiche e numeriche. L’allenatore ligure, responsabile tattico e tecnico del gruppo biancorosso, deve inventarsi qualcosa che possa, già contro il Brescia, regalare maggiore imprevedibilità alla squadra. In avanti, bisogna far rifiatare Kutuzov, non ancora al meglio, e forse Alvarez. Le alternative a questi due colossi dell’undici titolare, Ghezzal il baby fenomeno D’Alessandro, che con Barretoquasi tipo, a cui manca ancora, e per altre due settimane, Totò Masiello e Nicola Belmonte, ancora alle prese con problemi all’anca. Questa formazione andrebbe un po a ‘sballare’ quelli che sono gli standard canonici del 4-2-4, ma cambiare qualcosa potrebbe rivelarsi produttivo ai fini del match.
Sappiamo come a mister Ventura non piaccia rifugiarsi in Ghezzal attaccante, ma sembra arrivato il momento di cambiare. Magari con Alvarez a destra e D’Alessandro sull’out opposto, ma con Ghezzal provato al fianco di Barreto. Il brasialino è colui che più soffre la mancanza di un attaccante di livello al suo fianco, e con il generale Kutuzov in precarie condizioni fisiche, ha necessità estrema di dialogare e poter far affidamento su di un partner di livello. L’argentino Castillo non ha mai dato grande prova d’intesa con il numero dieci biancorosso e Ciccio Caputo non è mai stato davvero gradito all’allenatore del galletto. Se due più due fa quattro, il piatto Ghezzal centravanti è bello e fatto. Poi, decida Giampiero, il maestro è lui, e lo ha dimostrato parecchio da quando è allenatore del galletto. formerebbero un trio potenzialemente pericoloso per la difesa bresciana. A sinistra, al posto dell’algerino, puntare magari su un mediano tipo Pulzetti, capace di ricoprire il ruolo largo di centrocampo o ipotizzare l’inserimento di Alessandro Gazzi, ristabilitosi dopo l’infortunio, che potrebbe, con Almiron e Donati, formare un tridente che garantirebbe dinamicità e buonissima tecnica.. La difesa, con il recupero di Andrea Raggi, tornerebbe quella
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]