Nell’Udinese capolista, che è anche la retroguardia meno battuta del torneo, uno dei punti di forza è sicuramente il pacchetto dei tre difensori che salvaguardano la porta difesa magistralmente da Samir Handanovic. Il perno centrale di questo blocco è il brasiliano Danilo, arrivato in estate dal Palmeiras, squadra nella quale ha militato per due stagioni e mezza prima di sbarcare al Friuli.
Il difensore verdeoro, che in carriera può vantare una grande esperienza internazionale maturata in Sudamerica dove ha sfiorato la vittoria, con la maglia dell’Atletico Paranaense, della copa Libertadores, fin dall’estate si è preso la grossa responsabilità di guidare con autorità e freddezza il reparto, coordinandone i movimenti e tenendo sempre alta la concentrazione.
Sicuro e preciso negli interventi, consente sempre a Benatia e Domizzi di potersi sganciare, a turno o insieme, nelle occasioni di calcio da fermo rimanendo, quasi sempre, tra quelli che coprono l’eventuale ripartenza avversaria.
Eppure lui in carriera ha messo a segno ben 14 gol, un bottino di assoluto rispetto per un centrale che, nel campionato italiano, si sta imponendo a suon di prestazioni positive ma senza mai apparire. Badando più alla sostanza che all’estetica, a dimostrazione di come si sia subito integrato in un torneo e – più in generale – in una realtà molto diversa e complessa dal punto di vista tattico come quella italiana.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]