Dario Canovi: “Luis Enrique ha costruito una mentalità e metodo di gioco. Sul mercato giallorosso …”

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Dario Canovi, celebre procuratore sportivo, è intervenuto alla trasmissione radiofonica “Te la do io Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.

Luis Enrique – Secondo me si stanno attribuendo a lui colpe che non ha. L’errore domenica che ha fatto Kjaer non è attribuibile a lui, obiettivamente la Roma ha 3-4 giocatori che non sono da Roma, da terzo posto in classifica, l’allenatore paga anche questo.

Tra questi 3-4 c’è anche Josè Angel? – Josè Angel non è un grande giocatore, non lo è e non lo sarà mai probabilmente, il male della Roma sono i difensori centrali non Josè Angel. Gli ho visto fare due errori a Kjaer da schierato, uno svarione e un’indecisione tra lui e Rosi che è da squadra dilettantistica. Prendere un gol su lancio se andiamo nei campi di periferia non li vediamo. Anche l’allenatore starà commettendo i suoi errori, Luis Enrique io neanche li conosco, ma non è da attribuire a lui se Heinze fa un errore che non si vede su un campo di C2 quando fa un passaggio orizzontale. Lo stesso Sabatini ha detto che ha commesso un errore nella campagna acquisti non acquistando un difensore centrale. Kjaer non mi è mai piaciuto, neanche nel Palermo, per non è da Roma. Dopo l’incidente a Burdisso non puoi rimanere senza centrali, questa è una coperta corta, per non parlare degli esterni. Non amo Taddei, sono due anni che no sta giocando del Taddei di una volta, la Roma ha preso un sacco di gol perché non ha chiuso una diagonale. Il secondo gol contro la Lazio è causa di una diagonale non chiusa. I questo momento è un allenatore sotto tiro anche se non se lo merita. Nel calcio italiano c’è sempre un responsabile, come ha fatto Moratti con Gasperini.

Cosa ha portato di positivo Luis Enrique? – Il suo merito è quello di costruire una mentalità e un metodo di gioco, lui da spagnolo è molto testardo in questo, ha un tipo di gioco, un club che vuole Luis Enrique sa che bisogna dargli i giocatori adatti al suo gioco. Il suo errore forse è nel non capire che con questi giocatori non può fare il suo gioco. Come si dice, lui è una capa tosta.

Stramaccioni – Io l’ho avuto come giocatore, io lo adoro, posso mettere la mano sul fuoco, non so è pronto per allenare una grande squadra, sentiremo parlare di lui tantissimo, ci posso mettere la firma. Non ho dubbi che diventerà un allenatore da grande squadra. Di lui mi parlava in termini entusiastici Thiago Motta, ma anche Gasperini. A Roma non c’era una soluzione adeguata per l’escalation della sua carriera.

Oggi quanto vale Isla? – Udine è una piazza costosa, Pozzo li sa vendere molto bee, è molto richiesto perché ce ne sono pochi in Europa, non chiederanno meno di 15 milioni.

Suarez? – Ha avuto qualche problema disciplinare, farebbe la fortuna dei grandi club, l’Inghilterra è una piazza difficile per acquistare, poi lui non è in vendita. Ti devi presentare con una bella valigetta di soldi. Non è facilmente raggiungibile.

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]