C’è applicazione per apprendere tutti i movimenti che chiede Ventura. Per i terzini c’è maggior lavoro con la difesa schierata con tre centrali. I nuovi si sono ben inseriti nel gruppo.
É alla sua terza stagione al Torino e quest’anno ci saranno delle variazioni nel modulo proprio a partire dalla difesa, come si sta trovando?
“Ci sono delle differenze rispetto all’anno scorso perché passare da una difesa a quattro e con quattro attaccanti è sicuramente diverso rispetto ad avere una difesa a tre, però stiamo lavorando, direi bene, per apprendere tutte le situazioni che ci richiede il mister e piano piano s’iniziano a vedere i movimenti giusti, ci vorrà un po’ di tempo per perfezionarli, ma, come dicevo, ci stiamo lavorando”.
Con tre centrali difensivi il lavoro aumenta per i terzini, questo può crearle delle difficoltà?
“É vero che il lavoro è aumentato per noi terzini, ma non è un problema, infatti, di giorno in giorno va sempre meglio e ci stiamo trovando bene anche con la difesa a tre”.
Tra arrivi e partenze in cosa la difesa ha guadagnato e in cosa ha perso?
“Ogbonna è un giocatore di qualità ed è nel giro della Nazionale e le sue doti non le scopriamo oggi, però anche se lui non è più in squadra noi guardiamo avanti e al futuro e sicuramente sono arrivati giocatori di qualità equivalente, come Bovo e Moretti, che ci daranno una mano in questa stagione”.
Il gruppo come sta reagendo a tutti questi cambiamenti?
“L’inserimento dei ragazzi nuovi è stato ottimo, toccherà al mister decidere chi giocherà, ma tutti noi siamo a disposizione e toccherà a noi quando saremo chiamati in causa a dare il massimo”.
Nelle prime due amichevoli sia lei sia D’Ambrosio avete giocato molto avanzati, è stata un’esplicita richiesta del mister o è il modulo che vi porta a spingere di più?
“Il nuovo modulo ci porta ad avanzare di più e magari in queste due amichevoli lo abbiamo fatto con maggiore facilità grazie al valore dell’avversario che avevamo di fronte, probabilmente durante il campionato capiterà un po’ meno (sorride, ndr), ma comunque capiterà di vederci in una posizione più avanzata”.
C’è la possibilità che lei oltre a giocare da terzino sia collocato anche come difensore centrale?
“Non lo so, sono a completa disposizione del mister e queste sono scelte che spettano a lui. Per ora sono sempre stato il quinto di destra, dovessi essere spostato cercherò di dare il massimo come ho sempre fatto”.
Ieri è arrivato anche Cerci, come l’ha trovato?
“Per lui la scorsa è stata un’annata positiva e sicuramente avrà voglia di fare altrettanto bene in questo campionato. E’ arrivato ieri perché avendo lavorato un mese in più, poiché era impegnato nella Confederation Cup, ha usufruito delle meritate vacanze. Credo sia tornato con la giusta voglia e determinazione”.
Da quest’anno è un giocatore solo del Torino, ha iniziato il ritiro con un animo un po’ diverso rispetto al passato?
“Mi ha fatto piacere essere diventato interamente del Torino e proverò a dare ancora qualche cosa in più, come ho sempre fatto. Mi fa piacere la fiducia che mi ha dato la società e cercherò di ripagarla”.
Quali sono gli obiettivi per questa stagione?
“Noi mettiamo sempre in primo piano il gruppo e l’obiettivo della squadra è di raggiungere la salvezza il prima possibile. Se disputeremo un buon campionato allora anche i singoli ne trarranno beneficio”.
Spera in una chiamata in Nazionale?
“Non lo so e in tutta franchezza adesso non ci penso, dovrò lavorare e dimostrare sul campo quanto valgo. Da parte mia cerco sempre di dare il massimo e di migliorare durante la settimana … poi vedremo”.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]