Il presidente poi si sofferma sulla sfida tra Italia ed Urugay e su quello che dovrebbe essere il futuro del nostro calcio.
“Trovo molto divertente la sfida tra Italia ed Uruguay, sono curioso di vedere le scelte di Prandelli contro una squadra di grandi valori. Sono curioso di vedere il confronto tra i nostri ragazzi, mi divertirebbe vedere Cavani contro De Sanctis. Questa sera faccio il tifo per il bel gioco ma per l’Italia essendo italiano. Quello che conta è la bandiera. Le nazionali per me dovrebbero essere composte solo dai giovanissimi, usando per far crescere i nostri ragazzi. Quando ad esempio vedo Insigne giocare nell’Under 21 mi diverto ma allo stesso tempo mi dispiace che non sia dato il giusto spazio alle nostre nazionali giovanili. Bisognerebbe dare la stessa visibilita e forse in questo manca un responsabile marketing che dia maggiore appeal a queste gare. Il futuro è nei giovani anche se l’Italia è sempre a rilento quando c’è da fare un passo verso il futuro. Finchè non si prendono decisioni non si sbaglia. Si deve sbagliare. Siamo in una fase di stallo, sono tutti attaccati alla loro poltrona e nessuno ha il coraggio di rischiare e di osare. Riperto per me nelle nazionali dovrebbero giocare solo i giovani Under 20 per dare a questi la possiblità di crescere e di essere abituati ad affrontare le grandi sfide con i club”
Sulla sfida con la Lazio dell’ex Reja: “Ad inizio campionato si parlava di un livello inferiore del campionato, ma credo invece che il valore tecnico sia accresciuto per cui a tutti è data la possibilità, soprattutto nella prima parte, di fare bella figura. La Lazio ha ottimi giocatori, con unn Reja che sta vivendo e sta godendosi questa seconda giovinezza facendo progressi straordinari. Una delle sue migliori qualità è la sua tranquillità interiore, è un uomo che ha la saggezza e la tranquillità per affrontare al meglio ogni sfida.”
Sulle parole di Paolo Cannavaro in riferimento all’armonia del gruppo azzurro: “Nel calcio si parla troppo e si fanno troppi proclami. Bisogna vivere umilmente gara dopo gara. La tranquillità è il segreto di un gruppo e di una società . E’ chiaro che i media devono fare clamore, ma spesso sono titoli inventati, legati alla necessità di vendere i giornali o fare ascolti. Questo è un campionato con valori livellati, ogni vittoria vale 3 punti quindi basta due partite vinte per ritornare in alto in classifica. In questa fase bisogna solo lavorare, poi a marzo si tireranno le somme e valuteremo il nostro operato. Abbiamo sbagliato? Non abbiamo sbagliato? E’ troppo presto per dirlo…
Sulle strategie future e sulla necessità di “sbagliare” per trovare nuovi campioni: “Sento spesso dire che il Napoli non potrà più acquistare giovani campioni come Hamsik, Cavani e Lavezzi e mi viene da ridere. Bisogna invece rischiare, far giocare ragazzi giovani per trovare e far crescere nuovi talenti come quelli scovati in passato. Il giocatore “stra-affermato” non necessariamente si adatta ad ogni contesto. Non è un fatto matematico per cui se paghi un calciatore ormai consacrato, quel tipo di calciatore ti farà fare un salto di qualità. Agendo in questo modo ti può andar bene nell’immediato, ma non ti consente di creare un processo di crescita costante e di continuità. Parliamo di Fernandez, che tra l’altro è un giocatore della nazionale argentina, che ha saputo emergere in una sfida difficile come quella di Monaco. Qui parliamo di un giovane che devi fare giocare per farlo crescere, solo facendolo giocatore potrà aumentare il suo bagaglio di esperienza. Lo stesso Fideleff è un giocatore su cui puntiamo, il ragazzo ha fatto qualche errore che possono capitare ma questo non deve portare a fare una valutazione negativa su questo ragazzo. I media invece lo hanno già “bollato” per aver sbagliato una partita. Credo che questa sia una mentalità che vada abbandonata, serve il supporto di tutti per portare alla crescita di questi ragazzi.”
Sul rapporto dei calciatori con la città partenopea: Napoli è una piazza difficile? Napoli è una piazza straordinaria, che ti infonde un affetto unico. Tutti dobbiamo lavorare per creare i presupposti affinchè i calciatori stiano bene e si leghino al nostro proegetto. Il futuro di una società è legato anche a questa capacità di creare un rapporto del genere.”
“Quando c’è una gara attesa come quella è normale che ci siano dei disagi. Il futuro è quello della vendita online ma anche lì scopriremo che ci sono dei problematiche . Bisogna avere l’intelligenza di capire che alcuni disagi siano quasi fisiologici. Il problema della vendita via internet è che c’è il rischio di “deludere” il tifoso tradizionale abituato ad andare al botteghino e che magari non ha ancora grande praticità con il mezzo informatico. Proprio per non creare disagi e malcontenti bisogna che questo processo sia graduale e che sia metabolizzato da tutti”.
Sulla questione stadio
“Sono in linea con le parole del sindaco De Magistris sulla necessità del nuovo stadio. Stiamo vivendo l’incertezza di un governo che non ha ancora la fiducia dei mercati, quindi oltre alle buone intenzione ci vogliono degli interventi concreti per raddrizzare la situazione. Parlare quindi di questo discorso in questa fase è pericoloso, non c’è ancora una legge sugli stadi e questo crea un clima di incertezza. Bisogna procedere ad una serie di adattamenti di tipo legislativo prima di iniziare a fare fatti concreto. Ho parlato con il sindaco e gli ho dato la disponibilità per creare delle novità che permettano allo stadio di essere un punto di riferimento per i cittadini per tante attività e non solo per la partita ogni 15 giorni.”
Sull’avvio problematico di Goran Pandev
“Da noi il ragazzo è tornato ad allenarsi come non aveva fatto in questi ultimi mesi e sono certo che Gorand con la fiducia e con il lavoro di Mazzarri saprà tornare sui suoi livelli abituali. Pandev è un campione, Mazzarri è un grande allenatore e sono fiducioso di vedere una sua crescita costante. Ci regalerà un grandissima seconda parte di stagione”
Nel finale l’ appello accorato del presidente ai suoi calciatori
“Ragazzi non pensate al Manchester! Pensate alla Lazio! Solo dopo aver concluso una sfida difficile contro la squadra di Reja ci si potrà dedicare alla sfida di Champions. Questa è una specifica richiesta del vostro presidente”
Sulla prossima uscita del film “Natale a Cortina” e sulla partecipazione di Cesare Prandelli
“E’ stato bravissimo, non ci ha fatto ritardare le riprese ed è stato di una bravura e di una simpatia esemplare.”
[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]
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