Il documentario intimo e rivelatore contiene interviste con la famiglia di Jake, i suoi amici e i compagni di snowboard, tra cui le icone dello snowboard, Shaun White, Kelly Clark e Mark McMorris, oltre ad una notevole quantità di materiale d’archivio e filmati privati. Dear Rider rende omaggio agli amati “riders” di Jake, il pubblico a cui si è fedelmente rivolto ogni anno, per decenni, sulla prima pagina dei cataloghi della sua azienda di snowboard. A narrare i diversi passaggi del film, l’acclamato attore Woody Harrelson, amico intimo di Jake.
Ispirato dallo Snurfer, una tavola di legno simile ad un surf, Jake creò il suo primo snowboard nel 1977 come alternativa economica agli sci. Da quel momento si dedicò allo sviluppo di tavole sempre più versatili, incoraggiando le stazioni sciistiche, gli sponsor e gli atleti di livello mondiale ad intraprendere quello che i media avevano soprannominato “il peggior nuovo sport”. Alla fine degli anni ’90, la visione di Jake aveva catapultato la cultura punk dello snowboard in tutto il mondo sulla scena mondiale dello sport competitivo: le Olimpiadi.
Ma mentre Jake e la sua azienda Burton prosperavano nel nuovo secolo, l’imprenditore fu costretto a combattere due gravi problemi di salute: la sindrome di Miller Fisher, un raro disturbo nervoso, e il cancro, contro il quale perse la sua battaglia nel 2019. Il ricordo di Jake oggi vive in tutta la comunità dello snowboard, e sua moglie Donna Carpenter rimane al timone dell’azienda di famiglia.
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