Le parole di Alessandro Del Piero nel corso di un’intervista rilasciata, poco fa, ai microfoni di Sky Sport.
MILANO – Alessandro Del Piero è intervenuto, poco fa, alla trasmissione Casa Sky Sport. Queste le sue parole a cominciare dalla situazione attuale che sta vivendo in California, dove vive da anni: “Siamo rinchiusi anche qui a Los Angeles nonostante non ci sia l’obbligo militare. Si può uscire solo per lavoro o spesa, è necessario affinché si possa uscire da questa situazione”. Sulla raccolta fondi, insieme ad alcuni compagni di Nazionale del 2006, per combattere il virus: “Noi abbiamo il dovere di dare il nostro contributo portando avanti progetti e locali e nazionali. Bisogna sensibilizzare tutti su questo argomento trasmettendo la voglia di combattere nonostante tutto. Un po’ come accadde alla nostra Nazionale nel 2006. Cercheremo di fornire mascherine e ogni cosa che possa aiutare medici e infermieri ascoltando le loro direttive”.
Poi spazio al calcio e ai ricordi calcistici Del Piero: “Il difensore più forte che ho mai affrontato? E’ sempre complicato scegliere perché ne ho affrontati tanti: da Baresi a Maldini passando per Cannavaro e Nesta oltre a Desailly, Thuram. Il giocatore più forte del mondo, ad oggi? Difficile anche questa domanda: beh, oltre a Messi, Ronaldo e Neymar ci sono giocatori di uno spessore incredibile. A me, ad esempio, piace parecchio De Bruyne”. Sul peso della maglia della Juventus e del numero 10: “Pesano parecchio perché richiede grande responsabilità, soprattutto in un grande club perché le aspettative sono molto alte”. Sul rapporto con Francesco Totti: “Ho tanti aneddoti con lui soprattutto ai tempi della Nazionale. Molti dicevano che ci fosse ruggine tra di noi ma non era affatto vero. Francesco è stato un campione ed essendo tale c’era poco da parlare in campo. Cosa gli chiederei? Come vedeva la mia figura e quella della Juventus nell’arco della sua carriera”.
Sul Mondiale 2006: “Un’emozione grandissima anche perché, in queste competizioni, tutto deve essere perfetto oltre al pizzico di fortuna che non guasta mai. Di solito, in un Mondiale ci sono 7-8 squadre in grado di vincere e ciò rende tutto ancora più difficile. Credo che il Mondiale 2006 sia la giusta ricompensa per ciò che fece la Nazionale in quegli anni”. Dybala futuro capitano della Juventus? Del Piero ha risposto così: “Credo che in alcune occasioni abbia giù indossato la fascia di capitano. E’ maturato tantissimo soprattutto dopo quanto accaduto questa estate. Ha una grande personalità e credo che sia un giocatore completo sotto tutti gli aspetti”. Una situazione come questa vissuta da un giocatore: “E’ ovvio che ti manca il campo ma la dedizione deve restare la stessa allenandosi a casa. Se si dovesse ripartire sarà normale non avere subito la giusta sintonia, un po’ come accade nelle prime giornate ad agosto”.
Sulla possibilità di allungare la stagione in corso fino a dicembre: “Innanzitutto la priorità deve restare la salute di atleti, staff, tifosi. Se ci fosse l’opportunità io sarei favorevole al prolungamento della stagione in corso fino a dicembre, abituandoci all’idea di cambiare i calendari nel 2022 (in vista del Mondiale in Qatar)”.