Delio Rossi: ”Jovetic? Manca poco al suo ritorno”

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Vigilia di Palermo-Fiorentina, nella sala stampa “Manuela Righini” ecco Delio Rossi. Così il tecnico viola presenta la sfida contro il suo passato: ““Il ritorno a Palermo? Devo ringraziare Zamparini perché mi ha dato la possibilità di conoscere un gruppo di giocatori che ha dato molto dal punto di vista umano, tutti i ragazzi hanno dato grande disponibilità, la vecchia guardia è stata la forza trainante del Palermo. Ho conosciuto una terra fantastica e gente fantastica, hanno avuto sempre rispetto del mio lavoro. L’ambiente ha capito che ho cercato di fare il massimo, abbiamo avuto anche ottimi risultati.

Abbiamo portato 45mila tifosi del Palermo all’Olimpico per la finale di Coppa Italia, peccato che non è rimasto in bacheca un trofeo. La finale è bella, soprattutto se la vinci. Zamparini è una persona molto competente, abbiamo il modo di interpretare il ruolo dell’allenatore in modo diverso, questo era l’unico – grande – problema. Per Zamparini è un derby? Ci tiene tantissimo, così come ci tengo io. Vorrei che la Fiorentina giocasse da…Fiorentina. Nelle grandi squadre la differenza viene fatta dai grandi giocatori: però non risolve un problema un unico giocatore, è un discorso globale, poi è ovvio che la differenza viene fatta dai giocatori. Vedo che Gilardino non sta bene, ma si sta impegnando, se uno ha qualità prima o poi le tira fuori. Ho mille problemi, non solo Gilardino. Il calo con l’Empoli negli ultimi minuti? Non è un discorso mentale, abbiamo perso il razocinio a metà campo.

Se la squadra è pronta per domani? Io ho delle sensazioni, poi però posso rispondere domani: penso sempre a vincere. In questo momento devo portare tutti a regime, anche Gilardino, devo poi dare un gioco: in questo momento ho tanti giocatori in difficoltà, alcuni – un esempio è Jovetic – non li ho nemmeno visti. Il paragone con Prandelli? Adesso mi sembra un po’ blasfemo, lui ha fatto di più rispetto a me.  Vargas deve migliorare ma ha un atteggiamento giusto, per domani è disponibile, così come è disponibile Pasqual: non porto gente a fare le gite, quindi se è nella lista dei convocati vuol dire che sta bene. Io devo trovare un sistema di gioco che riesca a coinvolgere giocatori più bravi. Devo lavorare con calciatori bravi e che credono nella Fiorentina. La personalità? Non che uno ha personalità in casa e meno personalità fuori, più o meno è la stessa cosa. Devo avere una squadra compatta sia in casa che fuori.

Nastasic? Ha personalità, ma stiamo parlando di un ragazzo del ’93, però ha qualità: dobbiamo lavorare, penso che il futuro sia dei giovani però bisogna fare attenzione anche agli alti e bassi, questo vale per tutti i giovani. Se hai la continuità, vuol dire che sei un veterano o che sei un fenomeno. Chi toglierei al Palermo? In verità, mi basterebbe giocare con la Fiorentina al completo. Sono rimasto legato a Palermo, non so come reagirò io e non so come reagiranno gli altri: non mi aspetto niente, perché vado da avversario, non da amico. Magari ci sarà affetto personale, poi vediamo. Anche se ricevessi i fischi so quanta stima hanno nei miei confronti, l’importante è ricevere un giudizio, vorrei non passare inosservato.

Mangia? Quello di Palermo è un ambiente sereno. Jovetic? Prima di venire a Firenze, avevo detto che Jovetic era il giocatore che mi aveva impressionato di più, lo dico anche adesso ma in pratica non l’ho mai allenato. Non gioco sulla salute di un giocatore, non forzerò mai un giocatore, è lui che deve fare il massimo per dare la disponibilità. Se un ragazzo mi dice di stare al 50%, io dico che c’è qualcosa che non va: lui deve essere al 100%, poi decido io se gioca. Siamo vicini al pieno recupero di Jovetic, però non dobbiamo parlare di chi non c’è.   Cerci ha delle qualità, così come altri giocatori, non è che ha vinto un concorso per venire alla Fiorentina. Tre componenti devono funzionare in un giocatore: quelle tecniche, tattiche e comportamentali. Dovrò trovare la soluzione giusta per Cerci, non so se riuscirò: se ho un solo… cubo di Rubik va bene, se ne ho 25 serve molto tempo”.

[Niccolò Gramigni – Fonte: www.violanews.com]