Delio Rossi si prepara alla gara con l’Atalanta e lo fa dopo una pausa forzata di tre settimane, dopo il rinvio della partita con l’Inter e le gare delle Nazionali. “Veniamo da una gara fatta non bene. Ora riattacchiamo subito la spina e lavoriamo partita per partita – racconta il mister come riportato da Sampdoria.it – Nella mia testa la sfida più importane è quella di domani, poi ci concentreremo su quelle che verranno. L’Atalanta è un avversario molto ostico: è una squadra che per DNA è abituata a soffrire, per cui va presa con le molle. Ci vorrà la migliore Sampdoria”.
Sui nazionali, il tecnico prosegue: “Romero ed Estigarribia hanno fatto giusto l’allenamento di rifinitura, gli altri invece si sono allenati bene. Il metro di valutazione però me lo dà la partita: se domani a fine gara mi farete di nuovo la domanda su come li ho trovati, ve lo saprò dire meglio. Lo stop di Costa? Mi è già capitato di dover sostituire un difensore, ma è la prima volta che devo sostituire un giocatore sul centrosinistra. Sto facendo le mie valutazioni, ma di certo sarà uno tra Rossini e Mustafi a giocare. La notte mi porterà consiglio”.
Molti hanno in sala stampa notano come la Sampdoria abbia svolto degli allenamenti molto sostenuti in queste settimane di stop. Rossi risponde così: “Innanzitutto voglio chiarire che il programma è stato deciso da me, e che ovviamente i miei collaboratori hanno dato una mano nel monitorare il tutto. Avevamo bisogno di un riscontro non solo oculare, ma anche oggettivo. Avevamo bisogno di dati veri e propri. Servivano dei test per vedere il grado della preparazione fisica, dato che non è stata curata da noi. E devo dire che è buona, i ragazzi stanno bene”.
“Dobbiamo pensare ad ogni sfida volta per volta, come se la prossima partita fosse l’ultima di campionato – conclude Rossi -, tenendo bene a mente che in 90 minuti non si ottengono più di tre punti. Ai miei giocatori dico sempre: bisogna attaccare la palla sul primo calcio d’angolo come se fosse l’ultimo. Se si vuole ottenere il massimo, secondo me, bisogna fare così, perché non sai se seguiranno altri corner. E così anche per le partite. Ogni tabella può essere sovvertita, per cui è inutile fare calcoli”.
Infine, una parentesi sull’arrivo del Siena di Iachini al “Mugnaini”: “Non ho consigliato io Iachini, non sono la persona indicata. Devo dire che personalmente preferisco ricevere qualche consiglio più che darlo. Credo invece che Iachini si sia trovato talmente bene qui da voler ritrovare quell’ambiente dove ha compiuto una vera impresa e dove sarà sempre il benvenuto”.
[Stefano Orengo – Fonte: www.sampdorianews.net]
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